Cronaca

Omicidio Sara Di Pietrantonio: l’ex fidanzato condannato all’ergastolo

I giudici della Corte di Appello hanno condannato all’ergastolo Vincenzo Paduano, l’ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, uccisa dall’uomo e poi data alle fiamme nel 2016 a Roma. La corte ha dunque inasprito la pena del Paduano, dopo che il primo processo si era concluso con la formulazione di una condanna pari a 30 anni di carcere. I giudici del secondo processo d’Appello hanno optato per l’ergastolo dopo aver separato il reato di stalking, che nel corso della prima udienza era invece stato inglobato dal reato di omicidio.

Le parole della madre di Sara

Concetta Raccuglia, madre di Sara Di Pietrantonio, ha affermato come il dolore per la morte della figlia non possa essere cancellato dalla sentenza di secondo grado emessa dai giudici della Corte di Appello, nemmeno se fossero stati comminati a Vincenzo Paduano dieci ergastoli. La donna si è inoltre augurata che l’ultima decisione presa dalla Corte di Appello (riconoscere il reato di stalking autonomo rispetto a quello di omicidio) possa infondere coraggio alle tante ragazze che ancora oggi in Italia subiscono ripetute violenze psicologiche da parte di ex compagni o persone rifiutate.

L’omicidio tre anni fa

Era la notte del 29 maggio, quando l’ex vigilantes Vincenzo Paduano aveva seguito l’ex fidanzata Sara in strada con la macchina, dopo aver atteso che la donna riaccompagnasse a casa un giovane conosciuto da poco. Il Paduano speronò la vettura di Sara per costringerla a fermarsi. Subito dopo scoppiò un violento litigio, che si concluse con lo strangolamento della ragazza, a cui poi l’uomo decise di dare fuoco. I due erano stati visti poco prima da alcuni passanti mentre litigavano. Alle 5 del mattino l’arrivo dei Vigili del Fuoco, i quali non poterono altro che constatare il decesso della giovane.