Economia

Prorogata l’opzione donna: non solo fino alla fine del 2015, introdotto un contatore anche per il 2016

Dopo quasi un anno di incertezza è ufficiale: l’Opzione Donna è prorogata fino alla fine del 2015, anzi  a sentire le ultime novità in merito pensionistico ben oltre.

Per chi non sapesse di cosa si tratta, l’Opzione Donna è una norma transitoria entrata in vigore nel 2004 volta a consentire alle lavoratrici di andare in pensione a 57 anni di età, a patto di aver accumulato 35 anni di contributi. Più che di una proroga in realtà si parla di una conferma: fino ad ora se ne era semplicemente messa in dubbio la validità per un cavillo interpretativo, ora definitivamente risolto.

Non è però tutto oro quel che luccica; se da un lato, in un momento in cui le previsioni per la vecchiaia sono di dover arrivare anche fino a 75 anni di età per avere la pensione, come esplicitato dal presidente dell’INPS Boeri, dall’altro usufruendo di questa possibilità l’ammontare della pensione sarà notevolmente ridotto, per far fronte agli anni in più durante i quali se ne usufruirà. Le proiezioni parlano di circa un 10% in meno rispetto alla pensione classica, e ancora inferiore rispetto a chi, qualche anno fa, ha potuto usufruire della pensione calcolata con il sistema retributivo.

 

Che questa possa essere una soluzione ai dubbi che attanagliano i lavoratori è molto difficile, soprattutto perché è un’opzione riservata esclusivamente alle donne; allo stesso tempo però, in un momento in cui i più giovani hanno purtroppo la certezza quasi assoluta di non riuscire a percepire una pensione neanche in età avanzata, molti potrebbero essere allettati da una possibilità che non sempre potrebbe esistere. Possibilità, comunque, grazie ad un emendamento presente nella legge di Stabilità 2016, che dovrebbe essere garantito almeno anche per l’anno venturo. Una modifica che dovrebbe consentire alle donne nate nell’ultimo trimestre del 1958 (un anno prima qualora si parli di lavoratrici autonome) di poter accedere al  regime sperimentale anche dopo il 31 Dicembre. Facoltà garantita, ha spiegato il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, attraverso l’introduzione di un apposito contatore che, per valutarne la copertura finanziaria, terrà conto del numero delle domande, ma anche dei relativi  oneri necessari.