CalcioSport

C’era una volta lo Special One: José Mourinho esonerato di nuovo dal Chelsea

THE SPECIAL ONE? – La notizia, anche se non ha colto di sorpresa gli osservatori più attenti, ha comunque del clamoroso e, a suo modo, segna una tappa storica nello straordinario curriculum di José Mourinho. L’allenatore portoghese ha risolto consensualmente il contratto che lo legava al Chelsea, certificando il fallimento di una stagione disastrosa in Premier League e culminata nella cocente sconfitta contro il Leicester di Claudio Ranieri, suo antico rivale. Di fronte al primo esonero della carriera, anche se arrivato di comune accordo col patron Roman Abramovič, il tecnico che si definì “The Special One” mostra forse di aver perso quel carisma considerato fondamentale per i suoi successi al Porto, nel corso del suo primo ciclo a Londra e, infine, a Milano con il Triplete che resterà negli annali della storia dell’Inter.

MOURINHO A UN BIVIO – Dopo l’ingaggio da parte del Real Madrid, Mourinho è stato inghiottito in una spirale involutiva, sia dal punto di vista del gioco offerto dalle sue squadre, sia per quanto riguarda la gestione dei rapporti con i media, nella quale era considerato un mago. Certamente, due campionati vinti e alcune coppe di lega non costituiscono un magro bilancio, ma sembra che la Champions League conquistata con l’Inter abbia sancito la perdita di quel “magic touch” di cui spesso hanno parlato i tabloid d’Oltremanica.
Gli ultimi mesi al Chelsea, inoltre, hanno incrinato anche uno dei capisaldi della sua filosofia, ovvero il legame viscerale che il tecnico di Setúbal era capace di instaurare con i suoi giocatori: questi ultimi, nelle loro dichiarazioni pubbliche, hanno sovente ammesso di essere:

“Pronti anche a sacrificarsi per lui”.

Qualcosa è cambiato? Il secondo addio al Chelsea fa parte di un percorso fatto, fisiologicamente, di alti e bassi ma ora Mourinho è atteso alla sfida più difficile: dimostrare che è capace non solo di vincere, ma anche di rialzarsi e di tenere testa alla nuovelle vague di tecnici quali Pep Guardiola, Luis Enrique e Jürgen Klopp.
Compito difficile per chi si è sempre considerato Special e che si scopre sempre più ” Normal“.