Scienze e Tech

Selfie ergo sum, la Cattolica di Milano spiega le ragioni di una moda sempre più dilagante

Per comprendere appieno come il selfie (affiancata negli ultimi tempi dalla novità photobomb, per la serie se non è zuppa…) abbia preso piede basta pensare al fatto che il termine è stato selezionato, fra miliardi di competitors, come parola dell’anno. Una moda che pare ben lontano dall’esaurirsi, pensando che oggi il 25% della popolazione mondiale utilizza i social-network e nel giro di tre anni è previsto un ulteriore aumento.

Ma come mai sempre più persone sentono la necessità di farsi una foto e renderla pubblica attraverso la condivisione online? Le risposte a questo quesito possono essere le più varie, ma tra le tante è senza dubbio interessante quella fornita da uno studio effettuato dall’Università Cattolica di Milano, ragioni svelate in un incontro svoltosi pochi giorni fa all’interno dell’ateneo milanese, dove sono stati illustrati i risultati dello studio.
Lo studio ha appurato che uno degli aspetti più importanti del mondo dei social-network, in particolar modo per gli abitanti del Belpaese,

“Concerne i vissuti emozionali e le aspettative che vengono riposte verso di essi”.

Secondo i ricercatori, gli Italiani vedono lo smartphone non solo come un mezzo con cui potersi connettere ad Internet,

“ma anche come al punto focale di una vita di relazione ed affettiva”.

I social-network vengono poi percepiti da moltissimi utenti come l’evoluzione “virtuale” dei luoghi fisici in cui nei decenni passati ci si incontrava. Ciò che oggi fa la differenza è che “qualsiasi persona, oggi come oggi, può disporre di questo nuovo luogo di aggregazione virtuale cliccando semplicemente sul proprio smartphone“.

Per quel che concerne il selfie, la ricerca ha analizzato il fenomeno concentrando la propria attenzione su alcune questioni: il motivo per cui ci si fa un selfie, se vi sono delle diversità tra i due sessi per quel che concerne quella che per alcuni è ormai un’usanza quotidiana e infine delineare un profilo psicologico di chi si produce in autoscatti che poi pubblica sui social.
Gli esiti della ricerca, che è tutt’ora in corso e che ha coinvolto 150 persone con un’età media di poco più di 30 anni e in maggioranza di sesso femminile, hanno messo in luce come il motivo principale che spinge a fare un selfie è quello di:

“Provocare una risata negli altri ….narrare un momento della propria esistenza”.

Non manca, ovviamente, una buona percentuale di persone che si fa un selfie semplicemente per appagare la propria vanità. Riguardo al secondo quesito, la ricerca ha mostrato come le donne siano più attratte dall’idea di farsi un selfie e come, rispetto ai maschi, prestino più attenzione ai commenti che ricevono.

Infine, in relazione ai profili psicologici di chi si fa i selfie, quello che è stato appurato dalla ricerca in questione è che:

“Le persone più dedite a questa attività sembrano maggiormente socievoli ed estroverse”.

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