Mondo

Terremoto in Albania: tra le 49 vittime accertate anche una madre con tre bambini

Il bilancio delle vittime del terribile terremoto avvenuto in Albania sale a 49, ma la catastrofe prende note più tragiche in seguito al ritrovamento di una donna insieme a tre bambini, probabilmente una madre con i suoi figli, che sono stati estratti dalle macerie della villetta nella quale risiedevano, privi di vita. I vigili del fuoco italiani che stanno operando a Durazzo stanno ancora cercando un disperso.

Risale a ieri sera la scossa di magnitudo 4.8 che è stata registrata nella periferia di Durazzo, a pochi chilometri a nord e solo poche ore prima, intorno alle 12, un’altra scossa di magnitudo 5.1 si era abbattuta nella stessa zona. Tra residente e soccorritori che si trovavano vicino l’hotel Miramare, raso al suolo dalla scossa dello scorso martedì, si era scatenato il panico.

Dopo che i soccorritori avevano recuperato un uomo sulla cinquantina ancora vivo, un suo familiare, dopo aver avuto attacchi di paura per la disperazione e lo sconforto, è stato colpito da un malore. Le 49 vittime che finora sono state registrare dipingono un quadro drammatico della situazione, poiché tra queste si contano 17 donne, quattro bambini di età compensa tra i tre e gli otto anni e un numero indefinito di dispersi.

Attualmente i vigili del fuoco italiani stanno battendo con ogni mezzo a disposizione le zone maggiormente colpite dallo sciame sismico che da giorni non lascia tregua, con l’impiego di cani da ricerca e perfino scavando con le mani.

La stima delle prossime scosse è impossibile e sono già state evacuate oltre 1200 abitazioni e gli sfollati ammontano a oltre 5200. Solo nella zona di Durazzo, si contano 710 strutture danneggiate, di cui 12 sono state completamente abbattute e ben 176 palazzi risultano gravemente danneggiati e pericolanti. Numeri altrettanto allarmanti arrivano invece da Tirana, dove su 239 costruzioni danneggiate gravemente, 15 sono state completamente rase al suolo e 8 palazzi sono stati sfollati e dichiarati inagibili.