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Al-Adnani, uno dei portavoce dell’Isis, ucciso in Siria

Abu Muhammad Al Adnani, trentottenne siriano, uno dei portavoce dello Stato Islamico, è stato ucciso ieri, mentre si trovava nel nord del suo paese, nelle vicinanze di Aleppo. A dare la notizia è stata la stessa agenzia del Califfato, Amaq, che ha ipotizzato che Al Adnani sia stato colpito nel corso di un raid degli Stati Uniti. Si tratta di un colpo durissimo inferto all’Isis, in quanto Al Adnani era uno dei più fidati collaboratori di Al Baghdadi, leader dell’Isis, oltre ad essere una delle “menti” più fertili della propaganda dell’Isis ed aver avuto un ruolo molto importante anche nell’attentato in Bangladesh dove persero la vita diversi nostri connazionali.

Al Adnani era inoltre l’ispiratore principale del gruppo dei cosiddetti “lupi solitari”, che tanto hanno fatto parlare di sé con una serie di attentati in tutta Europa. Al Adnani era anche uno degli esponenti di quella che veniva definita la “vecchia guardia” del califfato Islamico, che nel corso degli ultimi tempi ha subito molte sconfitte sul campo, e che è stata letteralmente decimata dai raid USA.

Solo poche settimane fa infatti, un altro raid statunitense aveva provocato la morte di Omar Shishani, detto “Il Ceceno”. La ricostruzione dell’uccisione di non è comunque del tutto chiara; secondo l’agenzia Amaq, Al Adnani era impegnato in una ricognizione, quando è stato ucciso, ricognizione divenuta necessaria per l’aumentata intensità  della battaglia nelle zone circostanti Aleppo.

L’agenzia non ha comunicato altri dettagli, ma indirettamente la conferma è arrivata con un comunicato della “Difesa” USA, che parla dell’uccisione di un importante leader dell’Isis. Subito dopo, in un altro comunicato, Washington ammetteva che il bersaglio del raid era proprio Al-Adnani, l’uomo che grazie alla sua propaganda ed alla “chiamata alle armi” dei “lupi solitari”, aveva scatenato attacchi terroristici in tutta l’Europa. La “chiamata alle armi” di Al-Adnani, effettuata con un video messaggio il 22 settembre del 2014 incitava proprio ogni singolo musulmano abitante in occidente a programmare e d a mettere a segno attacchi terroristici contro i civili, anche senza precise disposizioni da parte dei leader del Califfato. Dopo l’annuncio della sua morte si teme che molte delle “cellule dormienti” da lui create in tutta Europa, possano “risvegliarsi” con propositi di vendetta e quindi l’allerta per il terrorismo è salito in tutti i paesi occidentali.