Italia

Allarme baby-squillo: fenomeno in drammatico aumento

Baby squillo in preoccupante aumento: secondo un’indagine condotta dal procuratore Maria Monteleone vi è stato un incremento del 442% della prostituzione minorile in Lazio, equivalente in cifre a 190 casi attestati.

Il recente scandalo Parioli , invece, che scoraggiare il fenomeno pare abbia fatto invece da cassa di risonanza. E l’obiettivo è sempre lo stesso: denaro facile, una maniera semplice e veloce per guadagnare soldi e poter fare una vita al di sopra delle proprie possibilità. E purtroppo la cifra è destinata ad aumentare ancora: per il 2015 si stima un numero di altre 160 squillo minorenni. Gli investigatori, fingendosi degli adolescenti, hanno navigato nei siti di incontri e di seguito hanno avuto l’occasione di chattare con giovanissime, venendo a scoprire quanto il fenomeno sia più frequente di quanto non si pensi. Si tratta per lo più di ragazzine sui 14-15 anni, che spesso intavolano la “trattativa” in modo autonomo oppure attraverso la mediazione di eventuali sfruttatori. L’indagine è proseguita poi alla ricerca dei luoghi fisici in cui le ragazzine davano appuntamento, in particolare nelle discoteche. Tutti i dati ottenuti sinora andranno ad aggiungersi ad una relazione che verrà illustrata il prossimo gennaio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Sono cifre che riguardano per lo più il comune di Roma (90%) mentre il resto (10%) riguarda il Lazio.

Ancora una volta sorgono spontanei mille interrogativi: quali sono le ragioni che inducono delle ragazze così giovani a prostituirsi di propria volontà? Che ruolo hanno le famiglie e i loro genitori e quali valori hanno trasmesso loro? Alla base di tutto pare esserci una totale mancanza di norme etiche e di regole.
Margherita Spagnuolo, psicoterapeuta, ha descritto il comportamento di queste adolescenti:

Vivono il corpo in modo desensibilizzato, come una merce di scambio per ottenere soldi, vestiti, ricariche telefoniche. Tendono a chiudersi per ore in camera, non guardano i genitori negli occhi, manifestano reazioni aggressive“.

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