Cronaca

Donna incinta bruciata viva dal compagno a Pozzuoli

AGGREDITA E BRUCIATA VIVA – Nuovo caso di violenza sulle donne, questa volta andato in scena a Pozzuoli (Napoli) e dai contorni raccapriccianti. Paolo Pietropaolo, disoccupato 40enne, al termine di una lite ha cosparso di liquido infiammabile la sua compagna, Carla Caiazzo, e le ha dato fuoco nonostante fosse alla 34esima settimana di gravidanza.

L’episodio è avvenuto in strada, davanti alla casa della donna e solo grazie al tempestivo intervento di un vicino che ha allertato il 118 è stata ricoverata in gravissime condizioni presso l’ospedale Vincenzo Cardarelli di Napoli e dove, attualmente, lotta tra la vita e la morte. I medici della struttura sanitaria sono comunque riusciti a salvare la sua piccola, che è stata fatta nascere prematura e poi trasferita nel reparto di terapia intensiva neonatale. Per quanto riguarda l’uomo, datosi alla fuga a seguito del folle gesto, è stato invece arrestato dai carabinieri nei pressi di Formia dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale.

I CAPI DI IMPUTAZIONE – Il reato contestato all’aggressore ora è quello di tentato omicidio pluriaggravato a cui potrebbe anche essere aggiunta l’aggravante della premeditazione. Il compagno della vittima ha subito ammesso le sue responsabilità e ha provato a spiegare che si è trattato “solo di un gesto d’impeto”: tuttavia, la sua versione pare non aver convinto gli inquirenti dato che, secondo quanto appreso dall’Ansa, lo stesso Pietropaolo era già noto da tempo alle forze dell’ordine.

Dopo la sua confessione e il successivo interrogatorio davanti al PM della Procura di Cassino, i militari dell’Arma di Formia hanno trasferito il fascicolo all’autorità giudiziaria competente di Napoli. Intanto a Pozzuoli c’è shock tra i concittadini della Caiazzo: Vincenzo Figliolia, sindaco del centro campano, si è detto “allibito da questa violenza che non ha alcuna giustificazione” mentre molti conoscenti della coppia si sono scatenati, subissando di insulti la pagina Facebook di Pietropaolo.