AttualitàMondo

In Francia è ancora allarme, la polizia cerca sei complici dei terroristi

La Francia è ancora alle prese con il terrorismo, con la caccia ai complici di Amedy Coulibaly, il musulmano autore della strage nel negozio kosher di Parigi, dove hanno perso la vita quattro ostaggi.

Secondo la polizia francese, l’uomo aveva dei complici e la caccia continua ad almeno sei di questi, tra cui uno che staserebbe spostandosi sul territorio, usando una vettura Mini Cooper che risulta intestata alla moglie del terrorista ucciso.

Polizia e militari hanno dispiegato un gran numero di persone in tutta la Francia, che appare ancora “blindata”, dopo i gravi atti di terrorismo, e le manifestazioni a sostegno della pace che si sono registrate in questi giorni, culminate con la marcia di Parigi, dove molti presidenti e leader di Paesi di tutto il mondo hanno marciato a fianco di Hollande.

La prosecuzione della caccia ai complici è stata annunciata da Manuel Valls, premier transalpino, il quale ha confermato che sono almeno sei le persone ricercate. Le autorità francesi non intendono assolutamente abbassare la guardia, anche perché sono arrivate nuove minacce da parte di Al-Qaeda, che citano la presenza di soldati francesi in Centrafrica od in Mali, ed i bombardamenti in Iraq e Siria, come fattori scatenanti delle loro azioni di terrorismo. Al-Qaeda ricorda anche le “stupide offese” contro il Profeta da parte della stampa francese e segnala che queste la esporranno al “peggio”.

Intanto in Francia si registra negli ultimi giorni una escalation di azioni contro i musulmani, sia con lettere di insulti e minacce, che con vere e proprie azioni dimostrative come lanci di granate e spari. Secondo quanto ha dichiarato Abdallah Zekri, capo dell’Osservatorio contro l’islamofobia, da mercoledì scorso, si sono registrati più di 50 casi su tutto il territorio francese.

Nel suo discorso il Premier, Valls, ha dichiarato che è necessario che tutti rimangano sempre in guardia e che si sta cercando di migliorare il sistema delle “intercettazioni telefoniche”, in modo da renderlo più efficiente, mentre “Vigipirate”, il piano antiterrorismo, rimane al grado massimo di “allerta”.

Nel contempo la polizia ha aumentato le azioni di vigilanza per le scuole ebraiche, che potrebbero essere oggetto di attentati. Secondo la polizia, quando l’8 gennaio Coulibaly ha ucciso una vigilessa a Mountrouge, il suo obiettivo avrebbe potuto essere un asilo frequentato da bambini ebrei che si trova nelle vicinanze.

2 Comments

Leave a Response