Italia

La favola del taglio delle auto blu, i Sindacati di Polizia denunciano riduzioni irrisorie

Il famoso taglio delle auto blu annunciato da Renzi qualche mese fa e letto da molti  come un primo passo effettuato dalla politica per andare incontro al momento di difficoltà del Paese sembra aver portato, invece, a un risultato ben poco confortante.

Prima un decreto e poi una norma esecutiva avevano dato il via libera alla riduzione del numero di tali vetture, ma le cose non sono andate come previsto. Secondo quanto comunicato dalle varie sigle sindacali di Polizia, la situazione non sembra essere cambiata molto; modeste sono state anche le vendite online su eBay. Il Formez ha comunicato che il numero di auto blu è calato solamente del 2% nel corso del primo trimestre del 2014. Inoltre, è stata sottolineata una differenza importante tra quanto avvenuto per le Amministrazioni Centrali e per quelle locali; le prime hanno avuto un calo di più del 7%, le seconde hanno sorpassato a fatica l’1,5%.
Per quanto riguarda le Regioni, quella che ha visto meno gli effetti della riduzione è stata la Sicilia, che risulta la Regione con il numero più alto di auto blu all’interno del nostro Paese. Al secondo posto si posiziona la Campania, quindi seguono Lombardia e Puglia. Esistono anche dubbi relativi alle auto blu destinate ai Segretari e ai sottosegretari; in seguito alla legge dovrebbero disporre di sole 5 auto, ma la riduzione non sembra essere avvenuta in tali termini. Per tale motivo il Governo sta studiando sia una serie di ncentivi per riuscire a raggiungere quanto preventivato che delle sanzioni.

Sono molte le personalità che hanno voluto esprimere la propria opinione in merito a quanto sta accadendo; in particolar modo sono stati i Sindacati ad aver sottolineato l’importanza di porre rimedio. Anche il segretario del Consap Giorgio Innocenzi ha definito l’annuncio del taglio di auto blu come un’operazione di facciata che ha causato “tanto rumore per nulla“. L’asta organizzata su eBay ha rappresentato un grande flop, come confermato dalle parole di Oronzo Cosi, segretario del Siulp; lo stesso Cosi ha affermato che le auto vendute, già scarse di numero, non sono poi state ritirate.
Il segretario del Sap Gianni Tonelli ha dichiarato che il rallentamento dell’operazione è dovuto al solito problema della lentezza burocratica italiana, che provoca ritardi nel cambiare le cose. Infine, anche Maccari del Coisp ha confermato  come alla fine niente sia cambiato rispetto a qualche mese fa.

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