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Lasciare tutto per sposare l’Isis: Aqsa Mahmood 20 anni e occidentale, ora recluta donne-schiave

Prendete una ragazza di 20 anni, educata nelle migliori scuole scozzesi, con agi e privilegi che solo una famiglia ben sistemata può offrire. Mettete anche una vita tranquilla, scandita da cinema con le amiche, musica moderna e una cameretta di poster e braccialetti.

Una ragazza come le altre che passa il suo tempo tra i libri di Harry Potter e la canzoni dei Coldplay.

Ora prendete questa ragazza e immaginatela mentre a capo di una brigata jihadista, recluta donne- schiave da offrire ai guerriglieri dell’Isis.

C’è qualcosa che non quadra in questa storia, ma ancora adesso nessuno sa spiegarsi quando e come sia potuto avvenire un tale cambiamento. Cambiamento che però, c’è stato eccome.

Asqa Mahmood, 20enne, di origine pakistana, è cresciuta in un ambiente famigliare tranquillo e agiato. Il padre, Muzaffar primo giocatore di cricket pakistano, ha dato ai suoi 4 figli, insieme alla moglie Khalida, ogni cosa: benessere finanziario, libertà, scuole costose, educazione.

La figlia ad un certo punto però, non ha più voluto niente di tutto questo.

Era il 2013 quando Aqsa ha deciso di partire per intraprendere un viaggio. Lei era già cosciente di quello che avrebbe fatto, ma per i genitori, convinti fosse solo una semplice vacanza, è stato ed è tuttora uno shock forte come un pugno nello stomaco.

La ragazza ha sentito i genitori per l’ultima volta un anno fa quando ha semplicemente detto che non sarebbe più tornata: aveva scelto la jihad.
A soli 20 anni, ha sposato un uomo della milizia appartenente all’Isis e ha così cancellato la sua precedente vita.

La ragazzina che andava a far shopping con le amiche ha deciso di lasciarsi alle spalle una vita moderna all’occidentale per dedicare la sua vita al terrorismo, alla guerra, alla sottomissione delle donne e alla battaglia con la quale l’Isis sta minacciando e terrorizzando il mondo.

Pare abbia fatto carriera, Aqsa. Vive in Siria e adesso è a capo della Brigata al-Khamsaa, un gruppo di donne, tra le quali pare ci siano anche altre britanniche e francesi, atte a controllare, educare ed eventualmente punire, tutte quelle donne scappate dalle loro case per sposare un militante jihadista.

Ora che è tra la lista dei più ricercati al mondo, Aqsa sta diffondendo i suoi messaggi tramite i Social: video dell’Isis, messaggi del corano, lodi e plausi per gli attentati in giro per il mondo. Non si fa mancare niente la ex ragazza della Glasgow bene.
Ed è proprio così che recluta altre donne in giro per il mondo.
Probabilmente è esattamente il modo con cui ha reclutato le tre ragazze britanniche quindicenni recentemente scappate di casa per unirsi all’Isis.

Una ragazza la cui vita sufficientemente agevolata non è bastata.
Una vita spezzata da chissà quale lavaggio del cervello. Una condizione psicologica che ha distrutto un’intera famiglia. Quei genitori hanno perso una figlia e quella figlia ha perso la libertà e farà tutto ciò che è in suo potere, per privare di quella stessa libertà, chissà quante altre ragazzine come lei.

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