Scienze e Tech

Multitasking e utilizzo costante di tablet e smartphones dannosi per la memoria e l’attenzione

L’uso eccessivo di dispositivi elettronici, è risaputo, può rivelarsi davvero dannoso per gli occhi come per altre parti del corpo, ma da oggi gli studiosi hanno anche dati che dimostrano il loro impatto negativo su attenzione e memoria.

Immaginate la situazione dei pesci con memoria davvero limitata come chiara analogia della situazione. I pesci rossi infatti passano ore a percorrere un piccolissimo specchio d’acqua senza mai stancarsi, questo perché la loro memoria limitata non ricorda di aver già nuotato per tale percorso. Se l’uomo continua con tale situazione potrebbe trovarsi in una situazione paradossalmente simile. Uno studio commissionato infatti da Microsoft in Canada ha mostrato come i tablet riescano a danneggiare le nostre facoltà mnemoniche, riducendo così la nostra soglia di attenzione ad appena 8 secondi, circa lo stesso lasso di tempo degli emblematici pesciolini rossi.

I dati sono allarmanti e derivano dalla sperimentazione su 112 persone con elettroencefalogramma oltre a duemila diversi individui intervistati. Dalla doppia analisi è emerso che l’abilità di rimanere concentrati nel cervello umano si sarebbe ridotta di ben quattro secondi nel giro di appena quindici anni, portando così al risultato già citato di appena otto secondi.

Il maggior responsabile è il tablet che costringe il nostro cervello a praticare continuamente un artificiale multitasking che lede memoria e concentrazione. Controllare infatti continuamente il tablet senza che ce ne sia un reale bisogno porta ad una diminuzione della concentrazione che il cervello riesce a mantenere su un dato oggetto, in quanto si passa ripetutamente da un fattore all’altro.

Sotto processo quindi si ritrovano moltissime delle azioni che quotidianamente compiamo senza rendercene conto. Un esempio è infatti quello in cui si compiono ricerche online su uno smartphone mentre si guarda la televisione o altre azioni simili che, secondo i ricercatori, ci porteranno sempre più a vivere come pesci rossi dalla memoria e dalla concentrazione limitate.

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