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Obama condanna senza appello all'Isis "Non ha posto nel ventunesimo secolo!"

Il 19 Agosto 2014 su YouTube, il popolare website in cui è possibile caricare video personali, è apparso un filmato pubblicato dall’ISIS.

L’ISIS è l’auto proclamato stato islamico dell’Iraq e del Levante, che combatte contro le forze governative siriane. Si tratta in realtà di un gruppo armato, anche se si autodefinisce Stato, noto per le sue efferatezze, tanto da aver provocato un allontanamento persino da parte di Al Quaeda. Pare che a questo gruppo armato abbiano aderito moltissimi cittadini britannici, andati in Siria per unirsi all’opposizione e all’ISIS. Nel video pubblicato in internet, infatti, si vede un uomo ammantato di nero che parla con uno spiccato accento britannico, e che tiene in ostaggio James Foley. Foley era un videoreporter americano, che lavorava come freelancer per molte importanti testate giornalistiche e che spesso si era recato in zone di guerra. Nel 2012 era stato rapito in Siria.
Nel video appare completamente rasato e vestito di una tuta color arancio. L’uomo dice alcune parole, probabilmente dettate dai suoi carnefici, congedandosi dalla sua famiglia e accusando lo stato americano di essere il suo vero assassino. Di lì a poco, infatti, il suo carceriere lo sgozza e lo decapita. Infine viene mostrato anche Steven Sotloff, altro giornalista americano, che è ancora nella mani dell’ISIS.

La reazione del presidente degli USA Barack Obama è stata molto dura, e adesso si sta facendo di tutto per salvare almeno Sotloff. La famiglia di Foley, che era già stata avvisata dai terroristi della morte di James, è distrutta dal dolore ma orgogliosa di quel figlio morto da eroe, quanto al Capo di Stato Usa la sua dichiarazione appare una dichiarazione di guerra all’Isis. Per Obama, infatti:

” L’Isis non ha posto nel ventunesimo secolo”

( Un'immagine mostruosa dell'efferatezza dell'Isis in Siria contro i soldati filo-governativi).
( Un’immagine mostruosa dell’efferatezza dell’Isis in Siria contro i soldati filo-governativi).

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