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Un mercantile turco bombardato davanti alle coste libiche

Nella giornata di ieri, il mercantile turco “Tuna-1” che batte “bandiera” delle Isole Cook, è stato prima bombardato e poi attaccato dal cielo mentre si trovava in acque internazionali, davanti alla Libia e stava per avvicinarsi al porto libico di Tobruk.

La nave stava trasportando un carico di lastre di cartongesso che aveva caricato in Spagna ed era destinato in Libia; per questo si stava avvicinando al porto di Tobruk, quando è stata attaccata. Dopo l’attacco, la nave che ha subito anche un incendio, ha continuato comunque a viaggiare dirigendosi verso la Turchia dove è previsto il suo arrivo nella giornata odierna.

La Tuna-1 ha subito molti danni nel corso dell’attacco, ma dopo alcune ore è stata raggiunta da unità della marina turca, che la stanno ora scortando nel suo viaggio. Il ministro degli Esteri turco, ha ribadito che la nave al momento dell’attacco si trova in acque internazionali, ed ha comunicato la morte di un ufficiale imbarcato sulla Tuna-1 ed il ferimento di alcuni membri dell’equipaggio.

Nel messaggio del Ministero degli Esteri turco si condanna anche l’attacco portato contro una nave civile, oltre a “maledire” i responsabili. Una portavoce dell’UE, Catherine Ray, ha dichiarato la preoccupazione della Commissione per questo attacco, e che si sta cercando di capire l’accaduto. A bordo del mercantile al momento dell’attacco si trovavano 8 persone di nazionalità turca, 1 di nazionalità azera e 6 georgiani. Secondo la ricostruzione fatta dal capitano Unal Bilici, la cui dichiarazione è stata resa nota dai media turchi, dopo il primo attacco è stato lanciato il segnale di “SOS”, al quale hanno risposto sia la Grecia che la Francia e Malta.

Dopo questo fatto, il mercantile è stato attaccato ancora da parte di aerei appartenenti all’aviazione libica. Secondo l’esercito libico, che ha parlato per mezzo di un portavoce, l’attacco è stato causato dal fatto che la Tuna-1 si stava dirigendo verso la città di Derna, violando l’ordine che è stato dato dai militari e che non consente di avvicinarvisi, in quanto Derna è sotto il controllo dei miliziani dell’Isis. Lo stesso portavoce ha detto che l’equipaggio era stato avvisato in tal senso. Da parte del governo turco, che in passato è stato accusato da quello libico di fornire armi alle milizie dell’Isis, è stato chiesto anche l’intervento dell’Onu.

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