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Voglia di mare, ma non di infradito! Dagli Usa l’allarme sulla loro pericolosità per la salute

Nella stagione più calda dell’anno bisogna non esporsi eccessivamente al sole, idratarsi per bene e fare attenzione… alle infradito. L’allarme per l’estate 2015 riguarda anche le celebri calzature a cui molti ricorrono nei mesi caldi perché permettono di mantenere all’aria, e quindi freschi, i piedi; in realtà, però, le infradito andrebbero evitate poiché causano danni gravi alla salute.

Più o meno da sempre si dibatte sulla loro comodità: alcuni le trovano irrinunciabili, altri invece le evitano ritenendole tutt’altro che comode; ora, a dirimere forse in maniera definitiva la questione, arriva la presunta pericolosità per la salute di queste calzature. A lanciare l’allarme sull’uso delle infradito è stata l'”Associazione Podologi Americani“, che consiglia di evitarne l’utilizzo in primo luogo perché, trattandosi di scarpe aperte, espongono in maniera eccessiva i piedi al contatto con la sporcizia che si trova in strada. L’esposizione prolungata allo sporco aumenta il pericolo di infezioni da stafilococco, le quali nei casi più gravi possono portare addirittura ad amputare l’arto.

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Le infradito, poi, sono un tipo di calzatura molto particolare con cui si tende, mentre si cammina, a sovraccaricare il tallone, finendo così per provocare fastidi e dolori a quella parte del piede. L’elemento cardine delle infradito è la parte che si infila fra il primo ed il secondo dito del piede e pure quella potrebbe rivelarsi pericolosa, in quanto lo sfregamento continuo potrebbe portare alla formazione di vesciche, che scoppiando lascerebbero delle ferite aperte, terreno estremamente fertile per le infezioni.
Si tratta, infine, di scarpe piatte e proprio l’assenza del tacco o di un rialzo nella parte posteriore non fa poggiare il piede al suolo nella maniera corretta, causando danni innanzitutto alle articolazioni e in secondo luogo alla circolazione sanguigna. Questa serie di disturbi tendono poi a sfociare in fastidiose, e dolorose, tendiniti, con le quali non è affatto semplice avere a che fare.
Oltre a questi pericoli, se ne aggiunge un altro legato al materiale con cui queste calzature vengono realizzate; la plastica è quello più utilizzato per le infradito – e si fa apprezzare in modo particolare per la praticità e la leggerezza – ma la plastica contiene bisfenolo A, un elemento che viene ritenuto fra i fattori scatenanti di alcune specifiche patologie di tipo tumorale.
L’allarme lanciato dai podologi americani sembra avere delle solide fondamenta e da una rapida analisi delle varie calzature in commercio, le infradito risultano essere di gran lunga le più nocive. Ecco perché, dunque, le infradito andrebbero evitate – soprattutto in caso di attività fisica – oppure indossate soltanto per un periodo limitato di tempo, scegliendo i modelli più adatti al proprio piede.

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