Economia

Addio al Cud, arriva la certificazione unica. Ecco cosa cambia e le principali novità

Arriva una novità significativa per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi del 2015; si tratta di un cambiamento definito da molti epocale che vede la nuova “Certificazione unica” Cu, prendere il posto del vecchio Cud.

Dall’anno in corso, infatti, sia i lavoratori dipendenti che gli autonomi che non possono far uso del 730, potranno usufruire di una procedura che porterà ad evitare molti errori comunemente riscontrati. Il modello che verrà impiegato conterrà anche informazioni in merito alle detrazioni per i familiari, oltre ad eventuali crediti d’imposta non ancora impiegati, oltre naturalmente che a riportare redditi e ritenute già effettuate.. Inoltre, sarà presente una sezione specifica per i lavori autonomi che hanno avuto la necessità di effettuare delle operazioni finanziarie.
In questo modo il modello risulta piuttosto simile al 730; tale certificazione potrà essere adottata dai soggetti che hanno effettuato qualsiasi tipologia di prestazioni di lavoro (di qualunque tipo), e che hanno subito delle ritenute d’imposta con versamento a carico del datore.
Ad essere esclusi saranno solamente i lavoratori domestici; colf e badanti, infatti, non vedono i datori di lavoro agire come sostituti d’imposta. Negli altri casi, il lavoratore riceverà il nuovo modello Cu; una copia verrà inviata anche all’Agenzia delle entrate, e costituirà la base dalla quale partirà l’elaborazione del 730 precompilato.
La Certificazione unica sarà composta da due sezioni divise; la prima presenterà i dati relativi ai redditi da lavoro dipendente, mentre la seconda sarà dedicata ai lavoratori autonomi e ai redditi diversi.
Nella prima, rispetto al passato verrà preso in considerazione anche il bonus Irpef di 80 euro mensili, mentre una parte sarà dedicata al pagamento degli straordinari (sui quali il lavoratore usufruisce delle agevolazioni fiscali). Ma il cambiamento più evidente è rappresentato dall’inserimento dei dati anagrafici (e fiscali) del coniuge, dei figli e di eventuali familiari a carico, sempre che per questi siano state riconosciute le detrazioni relative ai carichi di famiglia. Le persone che hanno presentato il 730 in forma congiunta vedranno la presenza dei dati relativi agli acconti, oltre ai crediti rimborsati (o non rimborsati). Ovviamente, saranno presenti anche i dati relativi ai contributi previdenziali, tra i quali rientrano anche quelli della previdenza complementare. Infine, saranno contenuti anche i dati relativi alle indennità di fine rapporto o ad altre indennità che sono assoggettate a tassazione separata.

Per quanto riguarda la sezione dedicata agli autonomi, questi ultimi riceveranno un modulo per ogni committente che ha provveduto ad effettuare i pagamenti (e, ovviamente, le ritenute). Su ogni modulo dovranno essere indicati l’ammontare dei redditi pagati, le provvigioni e i redditi diversi, anche in presenza di prestazioni occasionali, a rapporti di agenzia, di mediazione, di rappresentanza e di procacciamento d’affari, sempre chi siano soggetti a ritenuta. Verrà indicato anche l’importo di queste ultime, sia a titolo di acconto che d’imposta.
A ricevere il nuoco modello di Cu saranno anche le persone che hanno redditi di natura finanziaria, sempre che per questi non sia stata scelta l’opzione per l’amministrazione da parte di un gestore; in questi casi, infatti, dovrà essere effettuato il versamento delle imposte. Pertanto, i notai, gli enti emittenti e gli intermediari professionali che intervengono in tali operazioni rilasciano la certificazione indicante le generalità e il codice fiscale dello stesso contribuente, oltre alla natura, all’oggetto dell’operazione e alla data di esecuzione della stessa. Ad essere compresi sono anche eventuali corrispettivi, come premi e differenziali.

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