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Anoressia, una legge obbligherà a curarsi

La deputata del Partito Democratico Sara Moretto propone una legge che obbliga le persone malate di anoressia a sostenere determinate cure. Un’iniziativa che ha già riscosso molto successo nelle Camere del Parlamento ed è stata condivisa pienamente dall’unione delle famiglie costrette a sostenere tale problematica sociale.

Nella giornata di martedì, la Moretto presenterà alla camera la bozza di legge che si prefissa l’obiettivo di aiutare le famiglie di chi è affetto da bulimia o anoressia. Due patologie alimentari molto gravi che possono condurre anche alla morte. L’onorevole ha iniziato a diffondere la proposte in seguito alla sua esperienza nel settore della Sanità del Veneto, con strutture tra le più apprezzate a livello nazionale ed internazionale. Ma ora, entriamo nel merito della questione e vediamo nel dettaglio in cosa consiste la nuova legge.

Il paziente dovrà essere curato e alimentato in maniera forzata, con le spese relative ai farmaci  necessari che verranno direttamente pagate dal Servizio Sanitario Nazionale. Nutrizionisti, psichiatri ed altri specialisti opereranno congiuntamente per consentire al paziente di rimettersi in sesto e superare i propri complessi.
Tutto ciò si rende necessario per sconfiggere la piaga dell’anoressia, che interessa nel nostro Paese circa 2 milioni di ragazze a partire dall’età di nove anni e viene ancora poco confessata dalle ragazzine, che hanno ancora pnon poco timore ad ammettere le lproprie difficoltà con il cibo. In pratica, solo il 40% delle adolescenti conferma di essere anoressica, mentre il percorso di terapia viene intrapreso soltanto da 130 mila giovani.

Proprio per questo motivo, si rende necessaria l’istituzione di una norma che possa aumentare tali dati ed aiutare gli adolescenti. Moretto ha anche sottolineato che sono fin troppi i giovanissimi che non seguono i trattamenti, nonostante questi possano salvare le loro vite. L’obiettivo è quello di obbligarli ad intraprendere tali misure, con la possibilità di evitare forti alterazioni dal punto di vista psichico e psicologico.
Un problema, inoltre, a differenza di quanto comunemente si pensi, che non riguarda solo il genere femminile. Sono ormai oltre 75 mila i  ragazzi anoressici  e la loro mortalità è superiore di dieci volte rispetto alle persone non soggette a questa malattia e di uguali età e sesso.

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