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Attentato a Istanbul: Erdogan accusa il Pkk

Quanto accaduto in Turchia è una tragedia che ha scosso molto sia la nazione che l’opinione pubblica internazionale, con la morte di 12 persone e un gran numero di feriti. Nonostante nessuno abbia ancora rivendicato l’attentato, il governo turco è certo: l’origine è da ricercarsi nel Pkk di matrice kurda.

É stato lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan a dichiarare che per il Pkk colpire punti nevralgici di grandi città non è certo qualcosa di nuovo, mandando un messaggio implicito a chiunque voglia o debba schierarsi in loro favore nella lotta al terrorismo.

Da ogni parte del mondo sono arrivate parole di condanna per l’attentato; il ministro degli esteri italiano, Paolo Gentiloni ha esplicitato la posizione sua e dell’Italia via Twitter. Un’analisi interessante della vicenda la fa padre Claudio Monge, missionario domenicano, secondo il quale la matrice non è così chiara come si vuol far credere, soprattutto considerando il gran numero di morti nel sud-est del paese di cui la stampa si è occupata poco o niente.

Questo episodio, indipendentemente dalla sua connotazione, rappresenta un probabile colpo di grazia per l’economia turca, in vista della stagione turistica: la Turchia è da tempo considerato un paese a rischio, ultimo nelle classifiche europee per quanto riguarda la sicurezza, ma nell’ultimo periodo sembrava che la situazione stesse cambiando, con auspici positivi per i mesi estivi. Ogni tipo di valutazione è ora da rivedere.

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