Misteri

Attentato di Boston: la tesi del complotto ordito dall'FBI

Dietro il recente attentato alla maratona di Boston potrebbe esserci una “Operation false flag”, un’azione del governo per far alzare il livello di tensione sociale e limitare così i diritti del singolo.

Questa l’opinione di Alex Jones, attivista dei diritti civili e studioso americano della teoria del complotto, recentemente intervenuto al programma radio “Info Wars”.

Pur dichiarandosi vicino al dolore delle vittime, Jones ha ribadito la sua tesi: le bombe sono il risultato dell’azione di qualche agenzia vicina al governo USA. In particolare, l’accusa viene rivolta all’FBI, considerata

“virtualmente dietro ad ogni trama di terrore domestico”.

Durante la trasmissione, è stato sostenuto come attentati, crisi economiche ed altri grandi sconvolgimenti siano in realtà mosse pianificate degli Illuminati, élite che mira a dominare i popoli, svuotando di potere i governi democraticamente eletti.

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Per provare ciò, il programma ha esposto fatti ed eventi, che contrastano con la tesi ufficiale, dell’attentato legato ad estremisti politici e religiosi.

Jones e collaboratori hanno raccolto testimonianze che parlano di voci, diffuse da altoparlanti, che invitavano i presenti alla calma poco prima dell’esplosione. Intervistato sull’argomento, il Governatore Patrick ha negato decisamente tali voci.

Inoltre, giorni prima della maratona, diversi utenti di Facebook hanno segnalato un messaggio che avvertiva dell’attacco, mostrando un livello di conoscenza dei dettagli molto elevato.

Infine, i teorici della cospirazione puntano il dito sulle “Illuminati Card Game”, gioco di carte che secondo loro verrebbe usato dalle società segrete per scambiare messaggi. Una delle carte, chiamata “Boston Marathon Massacre” mostra un’atleta in azione e la scritta:

“Nessuno sospetterà mai di un innocuo jogger…”.

Per Alex Jones ed i suoi, la carta è l’ennesima prova che le esplosioni di Boston sono opera del governo ombra.

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