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Attenzione ai nei sul braccio destro, ecco perchè è così importante contarli

La prevenzione quando si parla di salute non è mai troppa, soprattutto quando si parla di tumori. Controllare le proprie sintomatologie è fondamentale per accorgersi se c’è qualcosa che non va nell’organismo: è quello che consiglia il “Dipartimento di Ricerca sui Gemelli ed Epidemiologia Genetica del King’s College” di Londra. Stando ad una ricerca condotta dai ricercatori inglesi, sarebbe possibile stimare il rischio di un tumore alla pelle semplicemente guardandosi le braccia: la presenza di un certo numero di nei sul braccio destro indicherebbe, infatti, un rischio maggiore.

Gli studi condotti dal team di Simone Ribero hanno riguardato il melanoma: il tumore della pelle più diffuso. Secondo le ricerche, le persone con più di 11 nei sul braccio destro avrebbero una possibilità più alta di contrarlo. La ricerca ha analizzato 3.594 gemelle e ha ottenuto dei dati significativi: le donne che possedevano più di 11 nei sul braccio destro, avevano un totale di nei sul corpo intorno alle 100 unità. Ovvero il numero che gli specialisti sostengono essere un indicatore di alto rischio tumorale: la media dei nei presenti nelle persone è, infatti, di 25. Questi dati sarebbero poi stati confermati su un ulteriore campione di individui di sesso misto.

La ricerca del King’s College di Londra ha inoltre stabilito che il braccio destro è la zona più indicativa per la presenza di nei: questo studio è partito dalla necessità di individuare un sito del corpo che ne velocizzasse il conteggio. Contare e controllare ogni singolo neo è un’operazione lunga: da molto tempo, infatti, i laboratori cercano di individuare una zona con una maggiore incidenza. L’analisi ha riguardato 17 parti del corpo: alla fine, il braccio destro è risultato essere quello più indicato per la predizione del numero dei nei. E, dunque, per individuare più facilmente i soggetti a rischio di melanoma: soprattutto se i nei si concentrano nella zona del gomito.

I nei sono molto importanti per predire il rischio di un tumore. Queste macchie o protuberanze derivano da un accumulo di melanociti: le cellule epidermiche contenenti la melanina e responsabili della colorazione della cute. Quando queste cellule crescono troppo, possono creare i noduli benigni che prendono il nome di nei: più questi noduli crescono di dimensione e di numero, più aumenta la possibilità che questi si trasformino in nei maligni.

Nonostante la presenza di nei non implichi il melanoma, ogni neo in più può aumentare del 3% il rischio di contrarre un tumore. Per questo motivo, velocizzare il processo di conteggio permetterebbe di fare una stima dei rischi più accurata. Ovviamente, come sottolineato da Simone Ribero, contare i nei non basta: tutti dovrebbero sottoporsi a controlli periodici, come lo screening dei nei. Inoltre, condurre una vita sana è altrettanto importante: il consiglio degli specialisti è evitare lampade solari ed esposizioni al sole senza adeguata protezione.

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