Economia

Bonus mamme: dal 2015 80 euro al mese per i primi 3 anni di un figlio?

Renzi tira dritto per la sua strada e con la squadra di Governo stringe i tempi per trovare le soluzioni giuste per favorire la ripresa del Paese. Dopo che il Jobs Act ha incassato a larga maggioranza la fiducia del Senato, il Premier ha promesso altre misure a favore delle famiglie italiane.

Un impegno preso dal Premier davanti a un bel po’ di spettatori nel corso della trasmissione “Domenica Live” condotta dalla napoletana Barbara D’Urso. Il capo dell’esecutivo ha promesso un bonus triennale pari a 80 euro mensili alle famiglie che, a partire dall’anno 2015, avranno un figlio. Per ora siamo solo al cospetto di un annuncio e nulla più perché per conoscere bene i beneficiari del provvedimento bisognerà attendere il testo della Legge di Stabilità.
Secondo le prime indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi il bonus in questione dovrebbe essere riconosciuto solo a quei nuclei familiari con un reddito annuale inferiore ai 90 mila euro. Diversi gli aspetti da chiarire a cominciare dalla soglia di reddito: cioè se il limite riguarda i compensi dei due genitori, ipotesi più probabile, o si riferisce esclusivamente al reddito di uno dei due. Da capire anche le modalità con cui la nuova misura sarà attuata. L’importo potrebbe essere erogato con il ricorso a un’estensione del bonus irpef o trasferito direttamente alle famiglie. Da tenere presente che ad oggi i beneficiari del bonus irpef sono solo i lavoratori dipendenti mentre tra le famiglie con nuovi figli sono presenti tanti liberi professionisti e lavoratori autonomi. Un aspetto sicuramente non trascurabile.

Una cosa sembra certa: il fatto che le risorse finanziare promesse dal Premier dovrebbero essere sufficienti per coprire il fabbisogno per il 2015. Infatti, Matteo Renzi ha parlato di una somma pari a 500 milioni per il primo anno e a circa un miliardo e mezzo per l’intero triennio. Risorse che a conti fatti e in considerazione delle nascite registrate in Italia negli ultimi anni dovrebbero bastare per il prossimo anno. Nel 2013 nella nostra Penisola si è addirittura toccato il minimo storico, con soli 514 mila nuovi nati. Un dato in diminuzione rispetto al 2012 quando le nascite erano state 521 mila. Con questo trend le risorse messe a disposizione potrebbero avanzare anche perché, come già sottolineato, tra i beneficiari sono da escludere le famiglie con redditi alti. Bene precisare, però, che le ultime statistiche del Dipartimento delle Finanze hanno evidenziato come solo l‘1,4% dei contribuenti dichiara di avere un reddito annuale superiore ai 90 mila euro.

Comunque il nuovo bonus dovrebbe aiutare ulteriormente i preoccupanti bilanci familiari degli Italiani e scuotere un pochino l’economia. Dal 2015, se le promesse saranno mantenute gli 80 euro andranno anche alle mamme o ai papà per i primi tre anni di vita dei propri figli. Ovviamente per realizzare concretamente questa misura dopo i proclami di Renzi servono i fatti. Ora bisognerà aspettare i nuovi sviluppi per capirne di più e soprattutto per scoprire tutti i dettagli del nuovo provvedimento.

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