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Bruxelles: dopo lo scontro a fuoco di ieri le operazioni di polizia sono ancora in corso

Una operazione effettuata dalla polizia belga insieme a quella francese, riguardante la strage di Parigi di pochi mesi fa ha portato nel pomeriggio di ieri ad uno scontro a fuoco a Forest, un quartiere di Bruxelles, in Rue Dries. La polizia riteneva che in un appartamento potessero nascondersi dei sospetti terroristi ed ha preparato una operazione per la loro cattura. Durante questa operazione gli abitanti dell’appartamento hanno aperto il fuoco, ed i poliziotti hanno reagito all’attacco, uccidendo uno dei terroristi, mentre gli altri sono riusciti a fuggire passando per i tetti.

Ora è ancora in corso una caccia all’uomo e durante la notte nelle vicinanze dell’appartamento sono state effettuate alcune perquisizioni che non hanno dato esito. Gli abitanti del quartiere erano stati condotti in una sede comunale e sono potuti rientrare a casa solo dopo le tre di notte. Nella sparatoria sono rimasti feriti quattro agenti, che sono stati trasportati in ospedale. Due sono stati dimessi dopo le prime cure, mentre altri due sono stati trattenuti, ma non sono in gravi condizioni.

Il terrorista che è rimasto ucciso durante il conflitto a fuoco non ha ancora un nome, ma la polizia ha già comunicato che non si tratta del super ricercato francese Salah Abdeslam, che è ancora alla macchia. Secondo le notizie filtrate dall’ambiente della polizia, i terroristi fuggiti sarebbero due e si tratterebbe di due fratelli, su cui pendono accuse sia di terrorismo che di rapine. I loro nomi sono Ibrahim e Khalid El Bakraoui.

Nella giornata di oggi si terrà anche un Consiglio Nazionale di Sicurezza, che è stato convocato dal primo ministro belga, Charles Michel. L’operazione che ha portato alla sparatoria, era in effetti una di quelle di routine che vengono eseguite dopo il gravissimo attentato di Parigi, come opera di prevenzione contro il terrorismo. L’appartamento di Rue Dries doveva essere vuoto, ma quando i poliziotti hanno suonato il campanello hanno avuto come risposta delle scariche di kalashnikov, che hanno provocato i ferimenti. Una volta entrati nell’appartamento gli agenti hanno trovato il corpo del terrorista ucciso, ed hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona. Nell’appartamento sarebbero state trovate armi e bombolette di gas lacrimogeno, ma la polizia non ha confermato questa notizia. Intanto la scientifica sta compiendo tutte le verifiche del caso cercando anche dei possibili collegamenti con altre persone che potrebbero appartenere ai gruppi terroristici.