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Coppa Italia ottavi: Roma crisi senza fine, anche i Viola fuori. Juve derby sul velluto, bene il Napoli

LA CADUTA DELLE BIG – Gli addetti ai lavori l’hanno definita la Coppa Italia delle sorprese, dal momento che, come già accaduto nei sedicesimi, molte squadre di Serie A hanno detto addio anzitempo alla competizione. Dopo l’eliminazione del Genoa di martedì scorso, nelle gare in programma mercoledì anche Roma e Fiorentina hanno rimediato delle figuracce, perdendo contro Spezia e Carpi nonostante il vantaggio del fattore-campo.

FIGURACCIA DELLA ROMA CONTRO LO SPEZIA – A destare scalpore è stato il KO della Roma di Garcia, apertamente contestato dai tifosi e, secondo i bene informati, oramai a un passo dall’esonero. Nonostante i Giallorossi schierassero molti titolari, non sono riusciti a piegare le resistenze dell’undici ligure di Domenico Di Carlo, formazione di Serie B che ha giocato all’Olimpico una gara tutt’altro che di contenimento. Nei supplementari, nonostante l’ingresso dei vari De Rossi, Digne e Florenzi, i Bianconeri ospiti sono riusciti a difendere, senza soffrire eccessivamente, lo 0-0 e a trionfare nella lotteria finale dei rigori (4-2): dagli undici metri sono risultati decisivi gli errori di Pjanic e Dzeko, che hanno regalato allo Spezia uno storico quarto di finale contro l’altra sorpresa della manifestazione, l’Alessandria di Angelo Gregucci.

IL CARPI SORPRENDE LA FIORENTINA – La seconda sorpresa è arrivata dallo stadio Franchi di Firenze, dove il Carpi è riuscito nell’impresa di ottenere il pass per i quarti ai danni della Fiorentina di Paulo Sousa. Per l’impegno in Coppa, il tecnico portoghese ha schierato l‘undici titolare, ma si è trovato di fronte ad una compagine emiliana arrembante e lontano parente di quello visto in campionato. Complice anche la serata di appannamento del bomber Kalinic, i Viola non sono riusciti a fare breccia nel 4-4-1-1 di Castori, complice anche la buona serata dell’estremo ospite Brkic: le uniche emozioni sono arrivate da un palo di Gagliolo per i carpigiani e una traversa colpita dal fiorentino Badelj al 44’. I Biancorossi si sono difesi con ordine e, in più di un’occasione, hanno sorpreso in contropiede la Fiorentina, grazie soprattutto al match-winner Di Gaudio: è stato il 26enne originario di Palermo a dare ai suoi una storica qualificazione grazie a un gran diagonale (76′). Ora il Carpi se la vedrà con la vincitrice dell’ottavo che contrapporrà Sampdoria e Milan.

IL NAPOLI PASSEGGIA CON L’HELLAS VERONA – Missione compiuta invece per il Napoli che ha liquidato con un agevole 3-0 l’Hellas Verona, presentatosi al San Paolo con le seconde linee e senza velleità di poter passare il turno. Dal canto loro, i Partenopei non hanno risparmiato alcuni califfi del calibro di Higuain, Allan e Reina, mettendo subito la gara sui binari giusti: l’1-0 è arrivato al 4′, col centravanti argentino bravo a servire ad El Kaddouri un pallone da spingere solamente in rete. Al 12′ ecco il raddoppio: il belga Mertens ha depositato la sfera alle spalle di Coppola al termine di un’irresistibile azione personale (12′). Il resto del match è stata pura accademia per glAzzurri, più volte vicini al tris prima che Callejon siglasse il 3-0 (77′) dopo che Hamsik aveva anche fallito un calcio di rigore. La squadra di Sarri approda così in carrozza ai quarti dove ritroverà l’Inter, per una sorta di revival della sfida decisa l’anno scorso da Higuain.

DERBY ALLA JUVENTUS: 4-0 AL TORINO – Il piatto forte degli ottavi è arrivato alle ore 20.45, con l’atteso Derby della Mole dello Juventus Stadium: anche qui match senza storia coi Bianconeri che sono usciti alla distanza e hanno inflitto un pesante passivo ai Granata, autori di una prestazione opaca e assolutamente mancante del tradizionale temperamento granata. Allegri, pur rinunciando a Mandzukic e Dybala, ha schierato diversi titolari ma la doppietta che ha steso il Toro è arrivata da Zaza: l’attaccante lucano ha sfruttato al meglio l’occasione concessagli dal tecnico, battendo per due volte l’estremo difensore torinista Ichazo. L’espulsione a inizio ripresa di Molinaro ha definitivamente tagliato le gambe agli ospiti, costretti a soccombere all’onda bianconera: la firma sul terzo gol è stata apposta dal neo-entrato Dybala (73′), mentre una pennellata di Pogba su calcio di punizione (82′) ha servito il poker: ai quarti alla Vecchia Signora toccherà una tra Lazio e Udinese.