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Donald Trump conquista la Casa Bianca, Borse in picchiata

Il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump. Dal palco dell’Hilton Hotel a New York, accompagnato dalla moglie Melania e dai figli e con la soundrack di Indipendence Day in sottofondo, il leader repubblicano ha rivolto il suo primo discorso presidenziale alla nazione.

Trump ha garantito agli americani che cercherà alleanze e non conflitti in politica estera e che andrà d’accordo con tutti coloro che vorranno andare d’accordo con gli Usa. Lavorare insieme, ha spiegato l’imprenditore americano, permetterà di ricostruire la nazione e di rifondare il sogno americano: è necessario unirsi e superare le divisioni.

Settanta anni, con un patrimonio di 9 miliardi di dollari e una laurea in Finanza alla Wharton, Trump è uno dei maggiori immobiliaristi del pianeta. Al manager, avanti di circa un milione di voti mentre lo spoglio era ancora in corso, sono andati stati nevralgici come Idaho, North Carolina Alaska e Pennsylvania mentre la Clinton ha conquistato soltanto lo Stato di Washington, l’Oregon, California e Hawaii. Ma il voto è stato disgiunto e i repubblicani hanno comunque mantenuto il controllo del Senato.

Il dato più interessante che emerge dalle urne degli Usa è che il magnate americano ha convinto i 29 grandi elettori della Florida e raggranellato 276 grandi elettori lasciando Hillary Clinton a quota 218. Le minoranze etniche e i laureati hanno premiato l’ex first lady mentre gli elettori delle aree rurali e quelli medio-borghesi delle zone urbane  hanno scelto Trump.

Le borse mondiali hanno reagito malissimo al trionfo del tycoon: l’effetto Trump è una caduta libera di Wall Street, anche Milano fa segnare il segno meno. La Clinton ha accettato la sconfitta e riconosciuto la vittoria di Trump anche se manifestazioni di protesta contro il neo presidente stanno avendo luogo a Oakland, in California, a Los Angeles, a Portland nell’Oregon e a New York.

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