Italia

Ebola: come ci difendiamo in Italia

Un virus proveniente dall’Africa che sta iniziando ad impaurire anche il continente europeo, Italia compresa. Stiamo parlando di Ebola, che il nostro Paese sta cercando di fronteggiare con l’utilizzo di vari sistemi.

L’ultimo vertice a Palazzo Chigi tra il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e i suoi colleghi si è concluso con alcune importanti decisioni. La prima misura riguarda un’intensificazione dei controlli nei porti e negli aeroporti, con un conseguente potenziamento degli Uffici di Sanità marittima. Negli stessi posti, verranno distribuiti utili volantini per sensibilizzare sui rischi provenienti da tale malattia, sui sintomi che devono essere dichiarati e sui metodi per cercare di evitarla. Inoltre, si è parlato anche della possibile evacuazione degli operatori italiani già contagiati da Ebola e provenienti dal continente africano.
L’idea è quella di soccorrere in maniera immediata chi è stato infettato dal terribile virus. Si cercherà di tracciare i passeggeri che verranno dalle zone a rischio e che torneranno in Europa non con voli diretti, ma in seguito a vari scali.

Nel frattempo, l’Onu chiede maggiore collaborazione per sostenere gli Stati già colpiti dall’Ebola da parte di quelli più ricchi. In questa direzione qualcosa sembra già muoversi: Barack Obama, Matteo Renzi, Angela Merkel, David Cameron e François Hollande hanno spiegato in una videoconferenza di essere consapevoli di trovarsi di fronte ad un’emergenza per la salute tra le più pericolose degli ultimi decenni.

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