Scienze e Tech

Energy drink: allarme dagli Usa, fanno male ai ragazzi

Dare da bere ai propri bambini energy drink ricchi di caffeina e stimolanti potrebbe determinare conseguenze anche serie per la salute dei nostri figli.

I dati che emergono dagli Stati Uniti, infatti , sono molto allarmanti, in quanto sono in forte aumento i ricoveri di bambini per intossicazioni dovute a questi prodotti. Secondo una ricerca condotta dall’American Heart Association’s Scientific Session questi drink sono molto pericolosi per i minori, in quanto il loro sistema nervoso non ha ancora sviluppato le difese adatte per attutire gli effetti delle bevande energizzanti.
Lo studio dimostra, infatti, come negli Stati Uniti le chiamate d’emergenza alle strutture adibite al trattamento degli avvelenamenti a causa di intossicazioni per gli energy drink siano cresciute di quasi il 50%, e che quasi sempre i soggetti intossicati siano minori di 18 anni.
Spesso gli energizzanti vengono ingeriti all’insaputa dei genitore anche se, alcune volte, i bambini le assumono tranquillamente a casa sotto gli occhi degli stessi spesso colpevoli di sottovalutare il problema. Un eccesso di caffeina nei bambini può causare alterazione del ritmo cardiaco, confusione e disturbi del sonno anche gravi. Nei bambini anche dosi inferiori ai 100 mg. di caffeina possono comportare seri effetti collaterali, che spesso richiedono l’intervento di medici e personale qualificato per scongiurare ripercussioni anche serie alla salute. Il pediatra Steven Lipshultz, autore della ricerca,  ha sottolineato come, talvolta, alcune bevande arrivino a contenerne anche oltre i 300 mg. o a presentare una combinazione di caffeina e additivinaturali‘ potenzialmente pericolosa per gli stessi adulti. Da qui la richiesta dello studioso della Wayne State University School of Medicine alle aziende produttrici di indicare espressamente sulla confezione quale sia il contenuto di caffeina presente nella bevanda.

E’ quindi molto importante educare correttamente i propri figli e controllare che non eccedano nel consumo di queste sostanze, nella speranza che le multinazionali produttrici si impegnino maggiormente a offrire prodotti che presentino minori rischi alla salute dei consumatori.

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