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F1 Gp di Abu Dhabi: solito dominio Mercedes, Raikkonen precede Vettel

Nico Rosberg si aggiudica l’ultima gara del Mondiale, siglando la sua quattordicesima vittoria in carriera.

Gara perfetta per il Tedesco, che parte alla grande e, a forza di giri veloci,  approfitta di un rilassato Hamilton e delle iniziali schermaglie Raikkonen-Perez per prendere vantaggio. Nelle retrovie, intanto, a conferma di un anno horribilis per Alonso, scontro dell’ex Ferrarista con Maldonado, con il Venezuelano della Lotus costretto ad ammainare subito bandiera bianca, mentre il pilota McLaren-Honda vede compromessa la sua gara, dovendo continuare con il musetto danneggiato.
Hamilton dal canto suo resta in gara fino all’ultimo, ritardando addirittura l’ultima sua sosta di una decina di giri rispetto al suo compagno di scuderia Nico Rosberg per poter provare uno sprint finale giocando sui dei pneumatici più prestanti, ma nulla di fatto Rosberg oggi è imprendibile.

Record assoluto per la Mercedes che vanta la coppia più vincente per quanto riguarda i primi due posti nei podi in questa stagione. Per le Frecce d’argento una messe di record, avendo collezionato ben 16 vittorie come nel 2014, una doppietta in più rispetto alla stagione passata (12 contro 11) e facendo registrare addirittura 32 podi stagionali.
Bella gara anche per le due Ferrari di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, che chiudono rispettivamente al terzo e quarto posto.
Kimi Raikkonen pur avendo avuto qualche problema al secondo pit stop, e riuscito a difendere con una gara di ordinata amministrazione il terzo posto e conquistarsi il podio meritato. Il compagno della Rossa, invece, partito addirittura quindicesimo, ha svolto una gara ottima riuscendosi a piazzare al quarto posto e riuscendo ad essere per un giro il più veloce in pista. L’ex campione in Red Bulla ha montato da subito la gomma gialla anzichè rossa, al fine di fermarsi una volta in meno, e recuperare lo svantaggio.

Dietro di loro, primo tra i “mortali” il pilota messicano Sergio Perez,  protagonista di una gara solida e autore di un ottimo quinto posto, coronando nel migliore dei modi la 150esima corsa per la Force India che festeggia anche un buon 7 posto con  Hulkenberg.
Fra i due fa segnare un 6° posto non da buttare al termine di una stagione di transizione,  Ricciardo, mentre solo ottavo posto per  l’ex Ferrari ora alla William Mercedes Felipe Massa, con il Brasiliano, al contrario, capace di togliersi qualche soddisfazione in più quest’anno, come conferma del resto il buon 6 posto in classifica piloti , preceduto solo, escludendo il duopolio Mercedes-Ferrari, dal compagno Bottas, autore invece di una gara da dimenticare. Il Finlandese, infatti, in fase di pit-stop, all’uscita dai box,  tocca Button, dovendo poi compiere un’intero giro con l’auto danneggiata e venendo penalizzato di 5 secondi per “unsafe release”. per una gara che lo vede dover cedere il passo, in classifica iridata, a Raikkonen.

Classifica che dietro all’irraggiungibile Hamilton a 381 punti, vede seguire il compagno di scuderia a 322, poi un Vettel che dopo aver sperato nel secondo posto chiude terzo a ben 44 punti da Rosberg e ad anni luce, Raikkonen a 150 punti e le due guide William, rispettivamente a 136 e 121.
Sotto i 100 punti derby in casa Red Bull con Kvyat che supera Ricciardo di soli 3 punti e arrestatosi a 92, e poi, alla spicciolata, Perez a 78, Huelkenberg a 58, la Lotus di  Grosjean a 51 e l’enfant prodige Verstappen, con un ben augurante 49. Solo 17esima posizione per Alonso, che chiude a soli 11 punti.

Stagione dtutto sommato positiva, comunque, per la Ferrari dopo i periodi molto bui delle passate stagioni. Terzo e quarto posto per i piloti e seconda piazza, seppure distanziata da un profondo  solco di 275 punti dalla Mercedes, nella classifica costruttori, con la legittima speranza che tale divario possa essere colmato almeno parzialmente.
Attendendo il nuovo mondiale tra quattro mesi, i tifosi della Rossa possono quindi tornare a sognare  per il futuro di poter tornare a vincere come ai vecchi tempi, quando Michael Schumacher faceva sognare milioni di italiani volando letteralmente in pista.