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No agli arresti domiciliari per Oscar Pistorius: ora sull’ex atleta incombe il processo d’appello

NO AGLI ARRESTI DOMICILIARI – Torna prepotentemente alla ribalta la vicenda di Oscar Pistorius, l’atleta paralimpico condannato a cinque anni di carcere con l’accusa di aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp nel 2013. E’ delle ultime ore la notizia che non saranno concessi gli arresti domiciliari all’atleta sudafricano che, da quasi un anno, è recluso nel carcere di Pretoria. E’ stata questa la decisione del Governo del Sudafrica che ha bollato come ‘prematura’ la possibilità che il 28enne originario di Johannesburg possa essere scarcerato dopo appena dieci mesi di detenzione. ‘A pronunciarsi sulla delicata materia -ha inoltre ricordato una fonte dello stesso Governo- sarà un’apposita commissione che, quanto prima, avrà un incontro in carcere con l’ex atleta’. Come era ampiamente prevedibile, la notizia ha immediatamente rinfocolato la polemica in Sudafrica, ma va ricordato che l’istanza per la richiesta degli arresti domiciliari non è stata presentata dai legali di Pistorius ma dalla stessa amministrazione carceraria per motivi di ‘buona condotta’.

VERSO IL PROCESSO D’APPELLO – Fonti vicine all’entourage di Pistorius tuttavia affermano che il ragazzo aveva programmato da tempo la possibilità, qualora gli fossero stati concessi i domiciliari, di trasferirsi nella lussuosa villa di uno zio a Pretoria, dotata anche di palestra e dove avrebbe potuto finalmente riprendere ad allenarsi. Niente da fare, vista la decisione del Dipartimento di Giustizia: è dunque probabile che Pistorius debba attendere in carcere anche l’avvio del processo d’appello, fissato ai primi di novembre. All’indomani della sentenza di condanna, infatti, la Procura sudafricana di Pretoria aveva annunciato ricorso, dal momento che non era soddisfatta della decisione di aver derubricato in ‘omicidio colposo’ quello che, a suo parere, era invece un delitto con tutti i crismi della volontarietà. Se la sentenza del 2014 dovesse essere clamorosamente ribaltata, Pistorius rischierebbe fino a 15 anni di detenzione, rispetto ai soli 5 che gli sono stati comminati al termine di un processo durato quasi otto mesi e che ha mobilitato i media di tutto il mondo.

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