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Nuova strage nel mar Egeo: 25 migranti hanno perso la vita

Prosegue il grande flusso di migranti che, con mezzi di fortuna, tentano la fuga dal loro paese per recarsi in zone dove, secondo il loro punto di vista, il tenore di vita risulta essere migliore.

Ma purtroppo molte persone continuano a perdere la vita in mare, cosa accaduta anche nella notte tra il sei ed il sette marzo 2016.
Una nuova imbarcazione è infatti naufragata al largo del mar Egeo: almeno venticinque persone, secondo gli ultimi accertamenti effettuati da parte della guardia costiera italiana, avrebbero perso la loro vita in mare.

L’intervento della guardia costiera italiana, grazie ad alcune segnalazioni effettuate da parte delle autorità costiere turche, avrebbe permesso ai soccorsi di salvare almeno quindici persone da fine certa.
Nel corso delle ultime giornate, il flusso di migranti è tornato ad essere un argomento d’attualità, visto che la guardia costiera italiana si è dovuta dare parecchio da fare per salvare la vita alle persone che salgono appunto su tali imbarcazioni.

Soltanto ad inizio del fine settimana scorso, la guardia costiera avrebbe evitato che, una barca con a bordo circa ottantasei persone, potesse affondare.
Grazie all’intervento di un militare della guardia costiera, che avrebbe sfidato il maltempo e sarebbe riuscito a salire a bordo del barcone, la nave è stata condotta in un porto, dove le forze dell’ordine avrebbero assistito i migranti.
Inoltre, sempre nel corso del week end, diversi militari si sono tuffati nelle acque dei mari italiani per soccorrere altri profughi caduti in mare.

Nel corso della mattinata, sommozzatori e militari hanno proseguito con le ricerche dei dispersi del barcone affondato nell’Egeo nel corso della notte.
Le persone, che sono state salvate, sono state inviate nei vari centri di accoglienza, dove si sta procedendo alla loro identificazione e agli interrogatori.