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Renault Espace 2015: la movolume che diventa crossover ipertecnologico

La Renault Espace, che nel 1984 fu la prima “monovolume” sul mercato, torna con la sua quinta generazione, che per la casa francese diventa “di fatto” l’ammiraglia della gamma. La Espace si presenta ai potenziali clienti completamente rinnovata, sia nella meccanica che per quanti riguarda il look.

Nel 1984,al momento del suo lancio,  la Espace era il “simbolo” di una rivoluzione, in quanto per la prima volta sottraeva l’automobilista dall’egemonia delle berline, proponendo un’auto dalle connotazioni diverse, con maggiore spazio all’innovazione ed alla creatività degli stilisti. In questo caso, la sua quinta generazione, punta senza mezzi termini alla fascia di mercato “medio-alta”, grazie alle suo soluzioni all’avanguardia.
La lunghezza della nuova Espace non è variata rispetto alle precedenti, con i suoi 4.850 mm, mentre si è notevolmente ridotta in altezza, perdendo 21 cm ed attestandosi a 1,68 metri. Le sue proporzioni, sono così molto più simili a quelle di una berlina “moderna”. La quinta generazione dell’Espace ha una parte inferiore che si ispira ai dettami dei Suv, con caratteristiche di robustezza e concretezza, mentre in quella superiore si nota che la carrozzeria ha un andamento lineare e filante. Le superfici vetrate sono molto ampie, e simili a quelle delle berline, così come l’architettura, a “due volumi”. Una trasformazione che nel suo insieme la rende un “crossover“, puntando alle “flotte aziendali”, alle quali, nelle previsioni, sono destinati dal 60 al 70% delle auto vendute. Nello stesso tempo la nuova Espace, che sul mercato debutterà alla fine di Marzo del prossimo anno, non rinnega il suo passato, mantenendo i 7 posti come quelle che l’hanno preceduta, con i grandi spazi interni ed un bagagliaio il cui volume. nonostante la diminuzione dell’altezza resta sempre molto interessante.
La nuova Espace presenta una grande attenzione riservata alle finiture, i materiali inappuntabili, ed una grande dotazione tecnologica, che comprende sia un cruscotto digitale di ispirazione “aeronautica”, che fari del tipo “ful led”, sia per quanto riguarda quelli anteriori che quelli posteriori. L’espressione tecnologica più “evidente” è rappresentata dalla consolle centrale, completamente inedita, che è sospesa elegantemente sul pavimento della vettura, e contiene un display da 8,7 pollici di grandezza, con schermo “touch screen”, che consente di gestire sia un menù principale, che una serie veramente completa di “sottomenù”, senza avere la plancia “intasata da interruttori e pulsanti”.
Le funzioni gestibili sono quelle che riguardano l’impianto multimediale, il telefono, la navigazione, ma anche l’assistenza alla guida, e la possibilità di cambiare la configurazione dell’abitacolo ripiegando sia tutti assieme e che in modo singoli, i sedili della seconda e terza fila, con un comando elettronico. Oltre a questo dispone del “Multi Sense“, che consente al guidatore di variare i parametri del motore, delle sospensioni, del cambio e dello sterzo, oltre “all’atmosfera” dell’abitacolo, son diverse modalità, denominate “Eco, Comfort, Neutral e Sport, oltre a Perso, liberamente programmabile”.

La versione top sarà facilmente individuabile per la collocazione, sul frontale, immediatamente sotto la classica “grande losanga” Renault, del logo “Initiale“, al posto del badge “Espace”. Una scelta che la casa francese estenderà poi ad altri modelli ad iniziare dalla Clio.
Le motorizzazioni della nuova Renault Espace saranno da 1.660 cmc di cilindrata, un turbodiesel dCi con 130 cavalli di potenza, che nella versione biturbo sale a 160 cavalli, ed un turbo a benzina, Tce, che raggiunge i 200 cavalli di potenza. Nel caso del diesel da 130 cavalli ci sarà l’abbinamento con un cambio manuale a 6 rapporti, mentre le altre due motorizzazioni disporranno di un cambio a 7 marce con doppia frizione. Ci sarà da attendere ancora qualche tempo per conoscere i prezzi del listino, ma secondo le indiscrezioni trapelate nell’ambiente il prezzo base dovrebbe restare leggermente inferiore ai 40 mila euro.

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