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Revisioni auto 2015 istruzioni per l’uso: costo, scadenza e sanzioni

Con il 2015 arriva un giro di vite anche per le revisioni auto, volto a contrastare il fenomeno delle revisioni fittizie, garantendo il rispetto delle condizioni di sicurezza e dei limiti imposti dalla legge riguardo al rumore e alle emissioni inquinanti.
Ecco, allora, come orientarsi per non sbagliare.

Per prima cosa, occorre sapere quando è necessario procedere con la revisione.
Per quanto riguarda le auto e i motocicli privati o di uso promiscuo, dopo la prima immatricolazione, ogni proprietario ha l’obbligo di sottoporre il proprio mezzo a revisione trascorsi i primi quattro anni e, successivamente, ogni due anni.
Va specificato che la prima revisione deve essere effettuata entro lo stesso mese in cui è stata rilasciata la carta di circolazione; quanto alle revisioni successive, le stesse andranno sempre effettuate entro lo stesso mese della prima.
Qualora si sfori tale data, il veicolo potrà validamente circolare soltanto il giorno indicato nella prenotazione, per recarsi ad effettuare la revisione.
Le vetture adibite ad usi particolari, come ad esempio i taxi, gli autobus, le autoambulanze gli autocarri o i rimorchi con massa oltre le 3,5 tonnellate, devono essere sottoposte a revisione ogni anno.

La revisione può essere effettuata rivolgendosi ad un’officina specificamente autorizzata dal Ministero dei Trasporti, oppure direttamente presso gli uffici della motorizzazione civile, presentando il modulo MC 2100.
La novità introdotta per il 2015 consiste nell’obbligo, per i centri autorizzati ad effettuare le revisioni, di procedere a tali operazioni sotto videosorveglianza.
Tutto il processo sarà, d’ora in avanti, digitalizzato e l’officina autorizzata avrà l’obbligo di comunicarne in tempo reale i risultati della revisione alla Motorizzazione, immettendo i dati nel suo sistema informatico.

All’esito del controllo, viene stampata un’etichetta adesiva, che va applicata alla carta di circolazione.
La revisione può avere esito positivo e, in questo caso, la vettura può circolare regolarmente sino alla scadenza successiva.
Qualora, invece, la revisione abbia dato un esito non soddisfacente, può presentarsi due casi: o al mezzo viene data la possibilità di circolare, con l’obbligo di ripresentarlo a nuova visita entro un mese, oppure, nei casi più gravi, la circolazione viene interdetta sino a quando la revisione non avrà dato esito favorevole.

Quanto al costo della revisione, la tariffa è fissata dal Ministero dei Trasporti e non varia a seconda del tipo di vettura revisionata. La tariffa base aggiornata all’anno in corso è di 45 euro.
Occorre specificare che se si esegue la revisione presso la Motorizzazione, la tariffa base è già comprensiva di oneri e tasse e a tale importo andrà aggiunto soltanto il costo del bollettino postale.
Nel caso, invece, in cui ci si rivolga ad un’officina privata, il costo totale della revisione sarà di 65,68 euro, risultante dall’applicazione, al prezzo base di 45 euro, dell’IVA, della tassa governativa sulle pratiche automobilistiche (pari a 9 euro) e dei diritti per il servizio di versamento (1,46 euro più IVA).
Nel caso in cui non venga effettuata la revisione, il veicolo è soggetto ad una sanzione amministrativa che può variare da 159 a 639 euro, con sospensione dalla circolazione sino all’esito positivo del controllo, per una multa che si moltiplicherà in caso di omessa revisione reiterata. Qualora, nonostante la sospensione ed in attesa degli esiti di revisione, il veicolo venga sorpreso a circolare, la sanzione  lieviterà sino ai 7.369 euro, oltre al fermo amministrativo per la durata di 3 mesi.

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