Scienze e Tech

Ricerca sorprendente dalla Svezia, formaggi e latticini difesa contro il diabete

Interessanti e golose novità per gli amanti dei formaggi e dei latticini grassi. Fino ad oggi si è ritenuto che mascarpone e yogurt intero fossero da eliminare dalla dieta per evitare di prendere il diabete di tipo 2. Alcuni scienziati svedesi hanno effettuato uno studio secondo il quale questa esclusione non sarebbe necessaria. Anzi affermano esattamente il contrario.

Nella loro ricerca sono state analizzati quasi 27.000 esseri umani tra i 45 e i 74 anni, di cui il 60% erano donne. A queste persone non è stata fornita alcuna indicazione, ma per ben 14 anni sono state seguite in tutte le loro abitudini non solo alimentari, ma anche in ciò che facevano nella loro quotidianità. È stato rilevato se i soggetti fossero fumatori, se facevano attività fisica, il loro consumo di alcool e la loro massa grassa corporea. Di queste persone circa un decimo ha contratto il diabete di tipo 2. Chi ha consumato latticini grassi ha avuto una riduzione tra il 15% e il 20% di possibilità di contrarre questa invalidante malattia. Inoltre, sempre secondo questo studio, non ci sarebbe nessun collegamento tra assunzione di formaggi e diabete di tipo 2.
Gli scienziati scandinavi indicano come responsabile maggiore di contrarre la malattia la carne e i suoi derivati. Non solo, sembra addiruttura che siano le carni magre a fare più danno rispetto a quelle grasse. I loro dati statistici affermano,  infatti, che le persone che hanno fatto consumo maggiormente di carni magre hanno avuto un incremento del +24% di rischio di contrarre il diabete 2 mentre chi ha mangiato le grasse “solo” il 9%.
In poche parole i grassi dei latticini potrebbero prevenire il diabete a differenza di quelli animali che invece lo provocherebbero.

Questa rivoluzionaria e sorprendente ricerca è stata presentata a Vienna, durante un meeting sullo studio del diabete (Easd), da l’equipe formata dalla dottoressa Ulrika Ericson e da alcuni membri Lund University Diabetes Center di Malmö.
Quanto questo possa influire sulle nostre tavole ancora è presto per dirlo. Ci vorranno altri studi e ricerche, ma almeno se oggi vorremo mangiare una fetta di taleggio, ci sentiremo sicuramente meno colpevoli di ieri.

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