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Russia 2018, la Nazionale è fuori dai Mondiali: processo agli Azzurri e ai vertici del calcio italiano

LA DISFATTA DI MILANO – Serviva una (per quanto piccola) impresa nella suggestiva cornice di uno stadio sold out, ma non c’è stata nemmeno quella: non solo la Nazionale italiana non è riuscita a ribaltare l’1-0 rimediato alcuni giorni fa in terra scandinava, ma non ha nemmeno segnato una rete a una Svezia tecnicamente modesta e che, grazie allo 0-0 finale, stacca il pass per i Mondiali di Russia 2018 e consegna agli annali una disfatta che per gli Azzurri non si verificava dal 1958 (proprio quando la rassegna iridata si disputò in Svezia). Nonostante una gara generosa, gli uomini di Gian Piero Ventura hanno letteralmente sbattuto contro il muro eretto dai gialloblu, molto ordinati tatticamente, e nemmeno un secondo tempo thrilling ha portato a segnare quel gol che avrebbe garantito almeno i supplementari.

QUALE FUTURO PER IL CALCIO AZZURRO? – Nel day after quello che alcuni definiscono “un disastro epocale” è già partita la caccia al colpevole, dato che sul banco degli indiziati non c’è solamente il CT (prossimo al siluramento nonostante ieri sera non si sia dimesso), ma anche i vertici della Federcalcio e gli stessi calciatori, alcuni dei quali come Buffon, Barzagli e De Rossi hanno annunciato il loro addio alla maglia azzurra. La disfatta di Milano porterà inevitabilmente delle novità ma non è detto che il 2017 possa diventare quel fatidico “anno zero” che molti auspicano per il calcio italiano: “Siamo profondamente amareggiati e questo insuccesso sportivo necessita di una soluzione condivisa” ha confidato ieri notte ai reporter dell’Ansa il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio. Nel Consiglio Federale in programma oggi verrà dato il benservito a Ventura ma non è chiaro se i anche i vertici del massimo ente calcistico nostrano getteranno la spugna o se saranno loro a indicare il nuovo corso. Tra i principali indiziati per sedere sulla panchina della Nazionale ora c’è Carlo Ancelotti ma ai più appare chiaro che è proprio l’intero sistema-calcio che andrà rifondato.