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Scossa di magnitudo 6 nel cuore dell’Iran

Sono 50 i feriti finora accertati nella provincia sudorientale dell’Iran, sconvolta stanotte da una forte scossa di terremoto. È stato il panico totale per la popolazione locale che si è radunata scompostamente per le strade della città.

Finora non sono stati segnalati decessi, solo feriti, ma è ancora presto per effettuare delle stime corrette. Molti edifici hanno subito ingenti danni, ma ancora non si sono verificati crolli di intere strutture. Le case sono costruite secondo la tradizionale tecnica di mattoni e un mix di paglia, fango e sassi.

L’epicentro del terremoto è situato in una zona a 60 km da Kerman (mille km da Teheran): una prima forte e dirompente scossa, seguita da ben 40 piccole scosse di assestamento.
A Kuhak, un villaggio limitrofo di 600 persone, si sono verificati i maggiori danni.

Non è il primo terremoto che si verifica nella regione. Il 12 novembre infatti, un terremoto di 7.3 gradi sulla scala Richter, ha scosso la regione al confine con l’Iran, con un bilancio di ben 483 morti, 12386 feriti e ben 30 mila case distrutte o danneggiate. Un terremoto talmente forte da essere stato scambiato per una bomba dagli abitanti della vicina Baghdad.

A causa di questo precedente storico così recente, la popolazione locale stamattina è entrata nel panico totale. Le linee telefoniche sono totalmente disabilitate.

Secondo l’Usgs (United States Geological Servey) questo terremoto dovrebbe causare perdite limitate, essendo una zona a bassa densità di popolazione quella colpita stamane. A metà ottobre questa stessa area era stata scossa da un terremoto di magnitudo 5.2, ma anche allora non si registrano morti, solo qualche ferito. Si auspica pertanto un analogo esito. Al momento diverse persone stanno ancora ricevendo i primi soccorsi.