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Stati Uniti, un aereo militare precipita in Mississippi: tutti morti i 16 marines a bordo del KC-130

L’INCIDENTE AEREO SUL MISSISSIPPI – Dopo che il numero delle vittime è stato confermato, è stato subito chiaro che si era in presenza della più grave tragedia che, da qualche tempo a questa parte, ha interessato le forze militari: infatti, l’incidente aereo avvenuto nelle ultime ore negli Stati Uniti ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, specialmente dopo l’annuncio che non vi erano superstiti.

Un aereo dell’aviazione statunitense è infatti esploso mentre si trovava in volo sullo stato del Mississippi, più precisamente nella locale contea di Leflore (a circa 160 km di distanza dalla capitale Jackson): i 16 occupanti, tutti in servizio presso il Corpo dei Marines, sono morti e, attraverso un breve tweet pubblicato sul proprio account Twitter (@USMC), le stesse Forze Armate hanno confermato che non ci sono superstiti, senza però fornire ulteriori dettagli.

ANCORA IGNOTE LE CAUSE DEL DISASTRO – Infatti, al momento, tutto ciò che si sa è che è stato vano il tempestivo intervento del personale sanitario e dei pompieri sul luogo dove il KC-130, uno dei velivoli in dotazione all’esercito statunitense per il trasporto di truppe o carburante, è precipitato; peraltro, le operazioni di spegnimento dell’incendio sono state rallentate dalle esplosioni che hanno continuato ad interessare la carena dell’aereo e che, probabilmente, erano dovute al carico di munizioni che veniva trasportato.

“Non sapevamo cosa fare” ha raccontato uno dei soccorritori, spiegando che le esplosioni potrebbero anche avere fatalmente compromesso le operazioni di salvataggio nel caso in cui ci fosse stato qualche superstite. Tuttavia, sulla dinamica del drammatico incidente è ancora mistero e gli stessi vertici dei Marines non hanno fornito nessuna indicazione in merito: stando comunque a quanto si apprende, una delle ipotesi al vaglio è che il KC-130 possa essere esploso in volo e non a seguito dell’impatto, dato che alcuni resti della fusoliera sono stati infatti rinvenuti a notevole distanza dal relitto principale.