Serie TV

“The new normal”, la nuova famiglia tv con due padri gay e una nonna terribile

The new normal è una nuova sitcom che andrà in onda negli Stati Uniti per il canale televisivo NBC a partire dal prossimo undici settembre. Il titolo è tutto un programma per una serie che sembra già essere destinata ad un enorme successo.

Prodotta da Ryan Murphy, creatore di altre serie di fama internazionale come Glee e Nip/Tuck, la serie sta creando molta curiosità e soprattutto molti interrogativi poiché il tema centrale degli episodi, come già annunciato dal titolo, sarà quello di mostrare al mondo il nuovo prototipo di famiglia che si sta affermando negli ultimi anni: quello delle coppie omosessuali. La “nuova normalità” presentata da Murphy è dunque questa: quella delle famiglie gay, in crescente aumento, che tentano non solo il matrimonio ma vogliono avere anche un bambino.

Il tema è talmente scabroso per la società americana che già moltissime associazioni conservatrici come la One Million Moms, dichiaratissimo gruppo anti gay, stanno tentando di boicottare la serie da mesi, accusando la produzione di sponsorizzare un’aperta decadenza dei valori e della morale che portano al disfacimento del tradizionale nucleo familiare. Ma la produzione non si cura delle critiche e sponsorizza sempre di più la nuova serie che avrà come protagonisti principali David e Bryan, stabile coppia gay che è in cerca di una madre surrogata che decida di affidare a loro il suo bambino. L’occasione si presenta quando la coppia conosce Goldie una ragazza già madre di una bimba di otto anni che spera in un futuro migliore grazie ai soldi offerti da David e Bryan. Tutto sembra filare liscio finché la coppia non incontra Jane (Ellen Barkin) nonna materna di Goldie e classica omofoba fino alla radice dei capelli che opporrà resistenza ai due ragazzi riportando un po’ dei pregiudizi di cui sono vittime le coppie gay.

La serie è tratta dall’esperienza personale dell’autore e grazie alla sua chiave ironica riuscirà sicuramente a suscitare la simpatia anche dei più moralisti.

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