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Anche il cuore d’Europa insorge contro l’austerity, a Bruxelles in 100 mila in piazza

Quella andata in scena giovedì nella capitale belga è stata la prima imponente manifestazione di piazza contro le misure economiche dall’esecutivo di Charles Michel.

Le misure del nuovo esecutivo sono state improntate all‘austerità e hanno scatenato un dibattito pubblico molto aspro, che è culminato nella protesta di 100 mila persone, prima iniziativa messa in campo dalle forze sociali per contrastare le politiche governative.
La manifestazione ha vissuto momenti di grande tensione per lo scoppio di scontri tra le forze dell’ordine e gruppi di manifestanti, i quali hanno dato fuoco a cassonetti, distrutto macchine e costruito barricate di fortuna, oltre ad aggredire a sassate gli agenti. Questi ultimi hanno utilizzato lacrimogeni e cannoni d’acqua per disperdere la folla. Il bilancio è stato fortunatamente contenuto, visto che alla fine della giornata si è contato solo un manifestante con il naso rotto e altri feriti non in modo preoccupante.
I Sindacati hanno confermato che alla manifestazione, la quale ha avuto un grande successo, seguiranno altre iniziative, ovvero una serie di scioperi nelle varie province del Belgio, le quali faranno da apripista alla sciopero generale con cui le forze sindacali puntano, il 15 Dicembre, a paralizzare l’intero paese.

Sui numeri della manifestazione vi sono state, come spesso accade in questi casi, discrepanze tra quelli forniti dalla Polizia e quelli forniti dai sindacati: per le forze dell’ordine i manifestanti sono stati 100 mila, mentre i Sindacati hanno parlato di almeno 130 mila partecipanti all’iniziativa che è stata la prima risposta a misure che sono state definite come esplosive dal primo dirigente del più importante sindacato dei lavoratori belgi.

 

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