Scienze e Tech

Assegnato il Premio Nobel per la Fisica agli inventori del Led

Il 7 Ottobre 2014, Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura, sono stati insigniti del Premio Nobel per la Fisica per avere, agli inizio degli anni ’90, inventato dei semiconduttori capaci di produrre luce blu. Il vantaggio, rispetto ai diodi a luce rossa o verde già realizzati negli anni ’60, è unanimemente riconosciuto dal mondo scientifico come la capacità di produrre volumi molto più sostanziosi di luce, aumentando al contempo il risparmio energetico derivato dalla produzione.

In ambito Accademico, il LED è ritenuto il sistema di illuminazione del 21° secolo. Considerata la sua composizione e la semplicità di produzione, infatti, il led a luce bianca promette una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’illuminazione: non soltanto il LED permetterà di illuminare zone meno accessibili alla luce tradizionale ma permetterà di farlo limitando i costi di produzione e pesando in maniera minima sull’ecologia ambientale.

La durata di vita delle lampade LED, infatti, è di circa 100.000 ore, a fronte di una durata di illuminazione media di 10000 per le lampade a incandescenza, attualmente largamente diffuse sul mercato. La semplicità di produzione della luce a LED, inoltre, permetterà di produrne a sufficienza anche in zone tradizionalmente lontane dalla produzione energetica: il LED, infatti, è un’energia a basso costo di produzione, realizzabile con la semplice installazione di pannelli solari.

I tre vincitori del Nobel per la Fisica, tutti e tre nipponici, sono Isamu Akasaki, nato a Chiran nel 1929, laureato in Ingegneria all’università di Nagoya, dov’è docente dal 1981; Hiroshi Amano, nato nel 1960 a Hamamatsu, anch’egli docente presso l’Università di Nagoya; Shuji Nakamura, nato nel 1954 e insegnante all’Università di Santa Barbara, in California.

L’Accademia reale delle scienze svedese, nel comunicato di assegnazione del premio agli scienziati, ha definito “rivoluzionaria” la scoperta dei tre scienziati nipponici.

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