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Attentato a Kabul, camion bomba esplode in centro, 90 morti e 400 feriti

Nuovo bagno di sangue in Afghanistan, dove ieri mattina un camion imbottito con un enorme quantitativo di esplosivo è deflagrato in centro, nella zona istituzionale e diplomatica di Wazir Akbar Khan, sulla piazza principale di Kabul. Il bollettino ufficiale del governo afghano riporta di almeno 90 morti e 400 feriti, bilancio che comprende donne e bambini e che potrebbe aumentare. Tra le vittime, quasi tutte civili, si contano un agente di sicurezza afghano e un autista della Bbc. La stessa emittente riporta la notizia del ferimento di quattro suoi reporter, non in pericolo di vita.

Paura anche per alcuni dipendenti della vicina ambasciata tedesca. La violenza della forza d’urto ha danneggiato, inoltre, l’ambasciata iraniana e, come riferito dai media locali, risulterebbero distrutte le sedi della Azizi Bank, della Roshan, compagnia telefonica, e l’hotel Kabul Star. L’area delle ambasciate è dotata di punti di controllo della polizia, condizione che ha rallentato l’arrivo dei soccorritori.

L’ospedale di Emergency, la Ong guidata da Gino Strada, nonostante fosse anch’esso rimasto colpito dalla forza dell’esplosione, si è subito attivato per ospitare i primi feriti. Cecilia Strada, in una serie di tweet, ha spiegato che: “I colleghi stanno bene, sono al lavoro per i feriti, poi verificheremo i danni”.

Nella zona da scenario apocalittico è subito giunta la netta condanna da parte del governo che, tramite il suo coordinatore, Abdullah Abdullah, ha ribadito che “quelli che ci uccidono nel mese sacro del Ramadan non meritano appelli alla pace, devono solo essere distrutti ed estirpati”. La prima ipotesi su chi fosse il colpevole ha visto puntare il dito verso i talebani, che nelle ultime settimane sono stati fautori di una nuova offensiva contro il governo. Gli stessi hanno però immediatamente negato ogni tipo di responsabilità attraverso il loro portavoce, che ad Al Jazeera ha assicurato la “condanna per ogni attentato che causa vittime civili”.

Dopo poche ore, è poi arrivata la conferma della rivendicazione dell’Isis, che dalla piattaforma social Telegram scrive che “un martire dello Stato Islamico si è fatto saltare per aria con la sua auto imbottita di esplosivi contro un convoglio delle forze Usa vicino all’ambasciata americana a Kabul”; in questo modo affermando l’uccisione di 8 soldati americani.