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Barcellona, ragazzino armato di balestra uccide la sua professoressa

Un ragazzo di tredici anni vestito con una tuta mimetica, alle 9:20 di ieri, è entrato nel liceo Juan Fuster di Barcellona seminando il terrore.

Il ragazzo si è diretto verso la sua classe dove ha affrontato la professoressa di Castigliano ferendola al volto. Successivamente ha aggredito una sua compagna di classe che è anche la figlia della professoressa colpita al volto. La ragazzina è stata colpita con una pugnalata alla gamba.

Le urla hanno fatto accorrere un professore di scienze sociali che si trovava in una classe vicina. L’uomo è stato colpito con un colpo di balestra al petto e di seguito ferito all’addome con il pugnale. Il professore è morto poco dopo per le gravi ferite subite. Il ragazzo successivamente si è recato in un’altra aula ferendo al petto un ragazzo e ad un orecchio una professoressa accorsa per controllare cosa stesse accadendo.

Il ragazzo è poi stato fermato da un docente di educazione fisica nell’androne della scuola, trattenendolo fino all’arrivo della polizia. All’interno dello zaino che il ragazzo portava con sè, gli agenti, hanno rinvenuto anche una molotov di fattezze rudimentali. Il ragazzo, essendo minorenne, è stato trasferito all’unità psichiatrica infantile presso l’ospedale Sant-Joan de Deu.

Lo studente viene descritto dai professori come un bravo ragazzo, anche se negli ultimi tempi aveva manifestato una passione per le armi. Secondo alcuni compagni di scuola aveva stilato una lista di venticinque persone fra professori e studenti che non riusciva a sopportare. I compagni di classe non aveva preso per vere le minacce del ragazzo di eliminare le persone della lista prima di suicidarsi.

L’inchiesta appena iniziata cercherà di trovare eventuali responsabilità per i fatti accaduti, oltre a quelle del minore che non può essere ritenuto responsabile per legge.

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