Scienze e Tech

Se ne va Satoru Iwata, padre di Nintendo e Wii

Il Presidente della Nintendo, Satoru Iwata, è venuto a mancare nella notte dell’undici luglio: l’uomo riuscii a risollevare le sorti del colosso elettronico nipponico, dopo il passo falso che prese il nome di Nintendo Gamecube.

Da programmatore a direttore.

Satoru Iwata iniziò la sua carriera come semplice programmatore di videogiochi: la sua sconfinata passione per questo mondo e una rara capacità di applicazione, infatti, gli permisero di divenire una delle menti più geniali del panorama dei videogame.
Iwata collaborò inizialmente con la HAL Laboratory, ovvero una software house che produceva video giochi e, per circa dieci anni, riuscii a portare agli albori l’azienda.
Grazie al suo lavoro ed alla dedizione, nonché all’impegno, da programmatore Iwata divenne presidente della stessa, creando diversi titoli di successi e collaborando allo sviluppo dei suddetti, come ad esempio Super Mario e Kirby.

Dalla HAL Laboratory alla Nintendo.

L’ottimo lavoro che svolse Itawa nel 2002 gli permise di passare alla Nintendo, ed il compito che gli venne affidato fu duplice e tutt’altro che semplice.
Itawa avrebbe dovuto sostituire il suo predecessore Yamauchi, in carica dal 1949, ed avrebbe dovuto cercare di portare nuovamente agli splendori la Nintendo.
Questo per un semplice fatto: il Gamecube infatti fu un colossale fallimento, e questo di fatto non fece altro che lasciare spazio alle console rivali, ovvero quelle di casa Sony e Microsoft.
La svolta avvenne nel 2006, quando Itawa decise di creare una console innovativa, ovvero la Wii: questa infatti rivoluzionò il mondo dei videogiochi, in quanto possedeva delle caratteristiche incredibili quanto inedite, in primis, naturalmente, la possibilità di essere parte integrante del game play.
Centinaia i titoli che vennero prodotti per la consolle di Itawa, molti dei  quali riuscirono a riscuotere un grande successo.

Il male incurabile.

Purtroppo però, il successo non è servito ad Itawa per sottrarsi dal triste male che lo colpii, ovvero un tumore.
Il Presidente della Nintendo piano piano iniziò ad apparire sempre meno agli eventi della Nintendo, come all’E3 dello scorso anno, evento planetario dove vengono presentati tutti i nuovi videogiochi e console.
Purtroppo la malattia avrà la meglio sul Presidente, che si spegnerà l’11 Luglio, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi dipendenti e nel mondo dei videogiochi.

Il pensiero di Itawa.

A rendere il geniale Presidente molto amato era il suo modo di pensare: diverse volte, infatti, ha spiegato che nonostante sul suo biglietto da visita capeggiasse la scritta presidente,  lui continuava a sentirsi principalmente un programmatore che un videogiocatore, e proprio tale passione gli permise di rendere la Nintendo una valida alternativa alle altre due consolle. Oltre a questa costante curiosità ed un entusiasmo inesauribile, altro elemento distintivo il suo tentativo di coniugare entrainment e cultura, come ha commentato su  Bloomberg Nobuyuki Hayashi, uno dei massimi esperti nel campo.
Durante la giornata del 13 Luglio, le bandiere della Nintendo sono state poste a mezz’asta in segno di lutto, e ogni dipendente non inserirà nessun messaggio sui profili social, sia personali che aziendali.

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