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Esplosioni in serie a Giacarta: un attacco kamikaze colpisce al cuore la capitale indonesiana

SERIE DI ATTENTATI A GIACARTA – Dopo la serie di attacchi terroristici a Istanbul, che ha ricordato da vicino i fatti di Parigi dello scorso 13 novembre, un’altra capitale è finita sotto attacco. Attorno alle ore 5 di questa mattina (ora italiana), infatti, un commando è entrato in azione a Giacarta e ha scatenato il caos nel centro della capitale dell’Indonesia.

Secondo quanto riferisce la CNN, una sequenza di detonazioni sarebbero avvenute nei pressi della sede dell’ONU, in una zona residenziale in cui si trovano ambasciate, hotel di lusso e centri commerciali, mentre sono stati registrati anche degli spari in una sede di Starbucks. Il bilancio provvisorio dell’azione dei kamikaze è di sette vittime (di cui quattro attentatori, alcuni poliziotti e anche un cittadino di nazionalità olandese) anche se si attende una conferenza stampa da parte delle forze di polizia locali che, per il momento, hanno garantito che “l’attacco è terminato e tutti i terroristi sono stati neutralizzati”.

ANCORA NESSUNA RIVENDICAZIONE – Stando a quanto riportato dall’emittente Metro Tv, inoltre, un attacco con granate e armi automatiche sarebbe stato registrato anche nei pressi di un posto di polizia prima che la situazione degenerasse in uno scontro a fuoco in via Janal Thamrin, dove si trova il palazzo dell’ONU.

Al momento non è però stata ancora fatta nessuna rivendicazione e, nonostante lo Stato Islamico avesse preannunciato nei mesi scorsi delle azioni che avrebbero messo l’Indonesia “sotto i riflettori internazionali”, le piste che la polizia sta seguendo sarebbero molteplici. Tuttavia, il governo indonesiano ha immediatamente deciso di dispiegare circa 150 mila uomini delle forze di sicurezza a presidio di luoghi pubblici o di particolare interesse: nel Paese asiatico, infatti, i fatti di Giacarta arrivano a ben cinque anni e mezzo di distanza dagli attacchi agli Hotel Ritz e Marriott e che provocarono 7 morti e 50 feriti.

Dal canto suo, il presidente indonesiano Joko Widodo ha apertamente condannato l’accaduto ma ha anche invitato a non cedere alla paura, promettendo che “questi uomini e la loro rete verranno sgominati”.

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