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Europa League: Italia forza 4, vincono Toro e Napoli, ok i giovani nerazzurri, aspettando la Roma. Risultati

L’Italia fa il pieno in Europa League mandando 4 squadre ai sedicesimi, con la quinta, la Roma, che arriva dai gironi di Champions League. Ed ora si spera in un sorteggio migliore di quello della scorsa stagione. Per l’en-plein decisivo il largo successo esterno del Torino a Copenaghen. Prima sconfitta stagionale della Fiorentina che perde in casa, per l’amarezza di Montella a fine gara, con la Dinamo Minsk, mentre il Napoli vince con lo Slovan Bratislava e l’Inter di Mancini pareggia 0 – 0 in Azerbajian. Tra le altre qualificate spiccano i nomi di Besiktas, Dinamo Mosca, Legia Varsavia, Villareal,Tottenham e Wolfsburg. Nell’ultimo turno gli Spagnoli del Villareal hanno vinto per 2 – 0 in casa dell’Apollon, il Siviglia detentore della coppa, ha vinto il match casalingo con il Rjeka per 1 – 0 ed il Feyenoord si è imposto in Belgio per 3 – 0 contro lo Standard Liegi.

A Baku, gli azeri del Qarabag avevano la possibilità, con una vittoria, di proseguire il cammino in Europa League, ma la giovane formazione di Mancini ha contenuto tutti gli attacchi, portando a casa uno 0 – 0 che vale soprattutto per l’autostima. La formazione di casa aveva anche segnato, proprio allo scadere dell’incontro, ma la rete è stata annullata dall’arbitro per un fuorigioco apparso dubbio ai più, provocando anche le proteste dei giocatori e del tecnico del Qarabag, oltre che del numerosissimo pubblico assiepato sulle gradinate dello stadio. Nella formazione interista Bonazzoli si è confermato un elemento interessante per il futuro, cercando costantemente la via della rete. Meno efficace Donkor, che mostra i limiti dovuti all’inesperienza, ed esordio nella ripresa anche per il terzino Di Marco. Il Qarabag è molto attivo ad inizio partita ed i suoi attaccanti tirano in porta 3 volte nel primo quarto d’ora della partita, poi entra in movimento anche l’Inter che ci prova con Bonazzoli. Nella ripresa Nerazzurri che soffrono un po’ di più, ma resistono alle incursioni di George, poi nel finale l’episodio della rete annullata, che lascia il risultato sullo 0 – 0.
Il Torino aveva a disposizione due risultati su tre per passare il turno dopo 20 anni, e non si è fatto sfuggire l’occasione, anche se il Copenaghen si era portato in vantaggio dopo sei minuti con una rete di Amartey su un errore difensivo di Glik. Il pareggio degli uomini di Ventura arriva già al 15esimo con Martinez con un tiro di sinistro dal limite dell’area. Il Copenaghen perde in pochi minuti due uomini per espulsione, e sulla seconda c’è anche il calcio di rigore trasformato da Amauri per il vantaggio 2 – 1. Nella ripresa la gara è tutta in discesa, con i granata che segnano ancora 3 reti, con Martinez, Darmian e Gaston Silva, per il definitivo 5 – 1 che qualifica la squadra di Ventura.
La Fiorentina perde l’imbattibilità in coppa proprio all’ultima gara del girone, con la Dinamo Minsk che si aggiudica l’incontro per 2 – 1. Per la formazione di Montella una prova deludente che viene raddrizzata solo in parte nel finale, con una rete messa a segno da Marin, il migliore dei suoi. In casa viola forse la testa era già alla prossima partita di campionato con il Cesena, anche per il primo posto già conquistato, e questo ha provocato la dura reazione di Montella, sia durante la gara che nelle interviste del dopopartita. Cuadrado, in campo dall’inizio, combina poco e viene sostituito dopo poco più di 20 minuti per il ripresentarsi del fastidio muscolare già evidenziato contro la Juventus. Al suo posto Montella fa esordire il giovanissimo Minelli, attaccante della Primavera, classe 1997. Per lui un esordio positivo con la possibilità anche di portare in vantaggio la sua squadra, sprecata con un tiro alto. La Dinamo Minsk segna prima con il difensore Kontsevoi, dopo aver avuto anche altre occasioni con Stasevic e Adamovic. Al 10° della ripresa arriva anche il raddoppio degli ospiti, che segnano con Nikolic, dopo una azione di contropiede. I Bielorussi poi chiudono la gara in dieci, ma i viola riescono solo a dimezzare lo svantaggio grazie ad una rete di Marin che però non fa tornare il sorriso al tecnico gigliato.

Al San Paolo tutto facile per il Napoli che batte lo Slovan Bratislava per 3 – 0, davanti ad uno stadio quasi vuoto, con soli 5.000 spettatori sugli spalti. L’ultima gara di coppa è servita per far tornare al goal il capitano Hamsik, che ha segnato la seconda rete, mentre le altre sono state opera di Mertens e Zapata. Dopo una partenza con il piede sull’acceleratore, gli Azzurri hanno però rallentato e così gli ospiti hanno potuto evitare la goleada, ma non la sesta sconfitta in altrettanti incontri, ed un umiliante 0 in classifica nella casella dei punti conquistati. La prima rete dopo 6 minuti, poi dopo altri 10 il raddoppio ad opera di Hamsik. Il ritmo cala e Zapata si “mangia” letteralmente alcuni goal fatti, salvo poi rimediare al 35esimo della ripresa con la rete del definitivo 3 – 0, che porta il Napoli al primo posto nel girone.

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