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Follia omicida a Charleston, 9 vittime per la sparatoria nella chiesa afroamericana

Orrore durante una lettura della Bibbia nella comunità di Charleston. Un uomo bianco di circa 21 anni, in jeans e felpa grigia, si è introdotto nella chiesa metodista frequentata dalla comunità afroamericana ed ha aperto il fuoco uccidendo nove persone. Tra le vittime anche il senatore democratico Clementa Pickney, pastore della chiesa.

Il capo della polizia di Charleston, Gregory Mullen riferisce che l‘odio razziale è il movente più probabile e dichiara che si pensa che l’uomo abbia agito da solo. Lo shock della comunità di Charleston è inimmaginabile, specie considerando che la Emmanuel African Methodist Episcopal Church, la chiesa colpita dall’attacco, è una delle più vaste e delle più antiche congregazioni di afroamericani al mondo, perfettamente integrata nella comunità e iscritta nel registro nazionale dei luoghi storici. La chiesa era stata inoltre centro focale nella veglia a Walter Scott, l’afroamericano ucciso con dei colpi di pistola alle spalle da un poliziotto.

La zona di Charleston è stata di recente, proprio in relazione a questa vicenda, teatro di forti tensioni razziali spesso sfociate in manifestazioni note alla cronaca e possibile causa scatenante di quet’ultimo episodio di follia omicida.
Con la sparatoria è stata colpita duramente anche la campagna elettorale. Hillary Clinton, che godeva del sostegno e dell’amicizia del senatore Pickney, ha commentato su twitter “Notizia terribile da Charleston, i miei pensieri e le mie parole sono con voi”, mentre Jeb Bush ha cancellato una serie di conferenze che aveva in programma proprio a Charleston, dichiarando “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per le persone e le famiglie colpite dai tragici eventi di Charleston”.
In attesa della cattura del sospetto, la comunità di Charleston si stringe intorno alla comunità afroamericana della città.

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