Economia

Lavori notturni: il cervello invecchia prima e aumentano i rischi per la salute

Le persone sottoposte ad un’alterazione dei cicli naturali di sonno/veglia, come ad esempio chi fa turni di lavoro notturni, tendono ad invecchiare più rapidamente rispetto agli altri. A questa conclusione è giunto un team di ricercatori francesi che ha però rassicurato sul fatto che l’effetto è reversibile e che con l’arresto delle attività notturne le funzioni cerebrali migliorano.

Gli scienziati hanno sottoposto ad una serie di test di abilità cognitiva, di memoria e di velocità di pensiero tremila volontari: dai risultati ottenuti si è potuto osservare che le persone che avevano svolto, per oltre una decina d’anni, un lavoro notturno evidenziavano capacità mentali di una persona più vecchia di 6 anni e mezzo rispetto alla sua vera età. Il lato consolatorio della ricerca, però, è da ricercare nel fatto che quando si cessa di lavorare di notte, il cervello ha la facoltà di riallinearsi pian piano con la sua età biologica, impiegando un tempo di circa 5 anni. Quest’ultima scoperta riguardante la capacità del cervello di rigenerarsi potrebbe essere molto preziosa per la cura della demenza, che come è noto, causa anche disturbi del sonno.

Questa ricerca, effettuata in collaborazione fra due atenei, è l’ultima di una lunga serie riguardante le conseguenze della privazione del sonno. Altri studi, infatti, avevano già sottolineato i rischi per la salute legati alle professioni notturne. Fra i dati più allarmanti vi è un possibile aumento delle possibilità di attacchi cardiaci del 23%, un 24% in più di possibili eventi coronarici e un 5% in più di ictus rispetto ai lavoratori “diurni”. Una ricerca del 2007 a cura dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro arrivò a definire il lavoro notturno come un possibile fattore cancerogeno.
Come limitare i danni allora? Se si è impossibilitati a cambiare routine (e tipo di lavoro) l’unica soluzione possibile al momento è quella di sottoporsi a controlli medici frequenti e prestare la massima attenzione ad ogni eventuale sintomo patologico.

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