Musica

‘Le donne sono migliori degli uomini’: Tiziano Ferro si confessa in un’intervista a ‘Vanity Fair’

‘MI FIDO DI PIU’ DI UNA DONNA’ – Il recente trionfo del ciclo di concerti negli stadi, ma anche il rapporto con l’altro sesso e un provvisorio bilancio della sua carriera. Di questo e altro ha parlato Tiziano Ferro nel corso di una lunga intervista concessa al settimanale ‘Vanity Fair’ che, per l’occasione, ha dedicato anche lacopertina al cantautore originario di Latina. Ed è proprio partendo dai ricordi degli ultimi concerti tenuti in giro per l’Italia che il cantautore spiega di aver capito che le donne sono di gran lunga migliori degli uomini.

‘A parte il fatto che ho avuto modo di sperimentare in prima persona che la gente è molto più sensibile e aperta di quello che vogliono farci credere, penso che non sia affatto un caso che il mio pubblico sia in maggioranza femminile’.

Tiziano Ferro rivela infatti che, nonostante il ‘coming out’ del 2010 con la rivelazione della propria omosessualità, lui continua a fidarsi più delle donne.

CONTRO I LUOGHI COMUNI

‘Non parlo solamente a livello di pubblico o dei rapporti umani -continua l’artista- ma anche a livello lavorativo: fatta eccezione per il mio manager, io mi sono circondato di sole donne dal momento che hanno una maggiore abilità degli uomini a razionalizzare le situazioni, oltre a possedere anche una forza di volontà sconosciuta all’altro sesso’.

Insomma, le donne hanno una marcia in più e Tiziano Ferro rivela anche che è stata proprio la fiducia nella cosiddetta ‘altra metà del cielo’ a dargli la forza di rivelare in pubblico il proprio orientamento sessuale.

‘Non capisco perché oggi, nel 2015, un musicista debba essere per forza uno sciupafemmine e non invece un gay: dichiararsi omosessuale non è un handicap, ed è quello che cerco di spiegare ad alcuni amici’.

E, alla domanda su quale possa essere il motivo di tanta ritrosia, il 35enne cantautore chiosa:

‘Secondo me gli uomini si sentono in grande imbarazzo quando devono parlare di sentimenti. Se però, attraverso i miei concerti, riesco a diventare il loro portavoce, allora ne sono estremamente contento’.

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