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Negli Stati Uniti non si arresta il contagio, in 24 ore quasi 2000 vittime

Il Presidente degli USA Donald Trump dichiara che la situazione nel Paese è in netto miglioramento ma nelle ultime 24 ore in America sono state registrati altri 1997 decessi: con questi ultimi sale a quasi 41mila il totale dei morti dall’inizio della pandemia. I numeri dell’emergenza americana sono da brividi tanto da farne il primo Paese al mondo per gravità del contagio: non solo un numero ancora molto alto di deceduti ma pure più di 700mila contagiati. Tuttavia una buona notizia c’è ed è quella che riguarda il numero dei guariti: il totale delle persone che hanno superato il Covid 19 è di oltre 69mila persone e si spera che i dati aumenteranno fin dalle prossime ore.

Il Presidente Trump si dice quindi molto soddisfatto dei risultati raggiunti dal Paese ed è convinto che il momento peggiore sia ormai alle spalle: in un’intervista di qualche giorno fa ha dichiarato che, rispetto alle iniziali previsioni, il decorso del contagio . Tutti i suoi commenti social fanno riferimento ai costanti progressi raggiunti nella lotta contro la malattia, anche se i numeri in realtà non giustificherebbero tanto ottimismo. Tuttavia Trump è deciso a riaprire la nazione il prima possibile e per questo ha convocato oggi una riunione con tutti i governatori per discutere della fase due della lotta al contenimento della pandemia. A fare pressioni sul Tycon c’è una fetta sempre più consistente dell’opinione pubblica che è scettica nei confronti del lockdown ed è scesa ripetutamente in piazza per richiedere la fine dei restringimenti. Ultimo teatro delle proteste, in ordine di tempo, la città di Washington. In questo clima di incertezze e con il pericolo di disordini sociali, i governatori dello Stato del Vermont e di quello del Texas annunciano per lunedì prossimo la riapertura di negozi e fabbriche mentre la Florida già dallo scorso weekend ha riaperto le sue spiagge permettendo ad una vasta folla di persone di riversarsi al mare, in buona pace delle distante sociali minime consigliate dai virologi.