Cronaca

Nuoro, freddato diciannovenne alla fermata dell’autobus

Una mattina come tante che si è trasformata in tragedia nel paesino di Orune, in provincia di Nuoro.

Alle 7.30 di venerdì 8 Maggio, Gianluca Monni, ragazzo di diciannove anni incensurato, si è recato alla fermata dell’autobus in una via centrale del paese, che come ogni giorno l’avrebbe portato all’Istituto Professionale Alessando Volta di Nuoro, dove era iscritto.
Ma purtroppo Gianluca a scuola non è mai arrivato.
Sotto gli occhi attoniti di compagni e amici, il diciannovenne è stato colpito in viso e al fianco con almeno tre fucilate.
Secondo le testimonianze dei presenti, due uomini con il volto coperto avrebbero avvicinato Gianluca per poi far esplodere i colpi a sangue freddo. I due assassini sarebbero poi fuggiti di corsa a bordo di un auto.

Non ci sono parole per descrivere lo choc di amici, parenti e dei professori dell’Ipsia Alessandro Volta. Sconvolti i compagni che hanno assistito alla scena e che ora saranno interrogati dai carabinieri della compagnia di Bitti, guidati dal capitano Fabio Saddi. Un omicidio apparentemente inspiegabile che richiederà indagini approfondite da parte delle Forze dell’Ordine.

Intanto la Preside dell’Istituto dove studiava Gianluca, Innocenza Giannasi, ha sospeso le lezioni per la giornata di venerdì e ha convocato una riunione dei rappresentanti degli studenti.

Secondo uno dei professori dell’Ipsia Alessandro Volta, il ragazzo era uno dei più bravi della scuola, non ha mai avuto problemi disciplinari, era molto educato e perbene ed aveva un rendimento scolastico molto elevato. Gianluca era un ragazzo impegnato e responsabile, qualità che lo avevano portato a diventare rappresentante d’istituto per due anni consecutivi.
Anche per questo i professori non riescono a spiegarsi una tragedia così grande.

Al momento sono in corso le indagini per far luce sull’accaduto.

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