Scienze e Tech

Rientra il cargo russo fuori controllo nello spazio

Il rientro del cargo russo, fuori controllo da giorni nello spazio, è una notizia importante ma che non dà assoluta tranquillità poiché si stanno valutando eventuali possibilità circa la permanenza di alcuni frammenti all’interno dell’atmosfera, sopravvissuti all’impatto.

Una situazione assolutamente anomala e fuori dal normale”,

ha commentato così il rientro del cargo Progress, Luciano Anselmo, dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Conferme dunque su una operazione alquanto anomala e di difficile entità, essendo stato complesso tracciare la precisa orbita del velivolo. Un vero e proprio pericolo il cargo che ruotava sul suo asse minore ogni 1.8 secondi una volta, e considerando anche le dimensioni (7 metri di lunghezza) poteva destare non poca preoccupazione.

La preoccupazione era rivolta anche all’Italia con il concreto rischio di una collisione. Pericolo scampato per la penisola italiana, così come per paesi europei e per il Nord America, ma l’attenzione viene concentrata soprattutto per quanto riguarda anche il Sud America (Cile e Argentina in primis), ma anche Nord Africa (Egitto), Oriente, India e Cina. Una situazione che, almeno finché non sarà possibile capire bene l’eventuale presenza anche di residui del cargo, verrà monitorata con attenzione cercando di evitare qualsiasi tipo di pericolo per i paesi.

Il lancio del cargo nello spazio risale allo scorso 28 aprile. La funzione era quella di fornire viveri e rifornimenti alla Stazione Spaziale così da migliorarne anche gli studi nello spazio. Da Baikonour, nel Kazakhistan, è avvenuto il lancio del cargo, ma dopo pochi momenti dal lancio c’è stato un incidente sul terzo stadio del razzo che ha così cambiato l’orbita del mezzo, il quale ha intrapreso una traiettoria più alta che ha iniziato a far ruotare su sé stesso il veicolo, letteralmente impazzito. Dopo tanta paura, col concreto rischio di collisione, il tutto è stato evitato grazie alla “caduta” nell’Oceano Pacifico. Attenzione ora rivolta ad eventuali resti nell’atmosfera.

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