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Piogge torrenziali a Rio de Janeiro: frane e inondazioni

Le piogge torrenziali che si sono succedute a Rio de Janeiro hanno provocato frane e inondazioni, mettendo la metropoli brasiliana in stato di crisi. Le strade si sono trasformate in fiumi, travolgendo alberi e auto. I morti sono almeno 10.

Il sindaco di Rio de Janeiro, Marcelo Crivella, ha dichiarato lo stato di crisi per le piogge torrenziali che hanno colpito la città dallo scorso lunedì 8 aprile e proseguite martedì. Si tratta del più alto livello di allerta possibile, che attesta le gravissime difficoltà in cui versano sia la metropoli brasiliana che i suoi abitanti. In poche ore i millimetri di pioggia caduti sono arrivati a 245, nonostante la media delle precipitazioni in aprile sia solo 95 mm. Si tratta delle rilevazioni riportate dalla TV Globo, facendo riferimento a Copacabana.

Le strade si sono rapidamente trasformate in fiumi, che hanno inondato i tunnel della metropolitana, sradicato alberi, travolto auto e veicoli e distrutto varie infrastrutture. Proprio per questo motivo il sindaco ha raccomandato alla popolazione di rimanere in casa e di uscire in strada soltanto per ragioni davvero improrogabili.

Frane e inondazioni hanno provocato la morte di almeno 10 persone. Nella favela del Morro da Babilonia, che si affaccia sul litorale di Copacabana, una frana ha travolto due sorelle di 55 e 53 anni. Un trentenne è stato sbalzato dalla sua moto nel ricco quartiere di Gavea, dove le piogge incessanti hanno portato all’allagamento di gran parte delle strade. Travolto dall’acqua, l’uomo è annegato. La corrente di fango ha invece investito un taxi sul quale si trovavano l’autista e un’anziana con la nipotina. Tutti e tre sono morti.
Sono state colpite non soltanto le favelas, ma anche le aree turistiche maggiormente frequentate come Copacabana e Ipanema. Queste ultime hanno rappresentato una delle zone più interessate dalle inondazioni e dove si sono contati i maggiori danni. Un gruppo di bambini rimasti intrappolati all’interno di uno scuolabus è stato messo in salvo dai pompieri usando dei gommoni. Per questo motivo università e scuole sono rimaste chiuse, cancellando le lezioni.